Ha concluso il suo intervento con la richiesta di rinvio a giudizio – formulata dinanzi al gup Roberta Ricotta -, il pm della Procura di Vibo Valentia, Luca Ciro Lotoro nell’ambito del procedimento penale nato dall’inchiesta denominata Diacono su un presunto giro di corruzione per ottenere diplomi attraverso l’accademia “Ars e Scentia” con sede a Stefanaconi. Due le posizioni archiviate dal giudice per morte degli indagati: quella dirigente del Ministero dell’Istruzione Maurizio Piscitelli, di 57 anni di Casalnuovo di Napoli che all’epoca dei fatti – contestati dall’inchiesta condotta sul campo dai carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo – si occupava del controllo e dell’ispezione degli istituti di formazione accreditati dal Ministero; e quella di Vito Primerano, 59 anni, di Spadola, dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.
La richiesta di rinvio a giudizio del pm interessa complessivamente 65 indagati:
Agata Altomonte, 41 anni di Rizziconi;
Mario Paolo Amato, 39 anni, di Careri;
Pietro Amato, 42 anni di Bianco;
Incoronata Bax, 71 anni, medico di medicina generale e già assessore ed ex consigliere comunale a Vibo Valentia;
Domenico Bernabei, 60 anni di Chieti;
Domenico Massimo Califano, 42 anni di Reggio Calabria;
Maria Rita Calvosa, 62 anni, di Latina, dirigente dell’ufficio scolastico regionale della Calabria;
Christian Candela, 34 anni di Vibo Valentia;
Angela Caratozzolo, 54 anni di Gioia Tauro;
Carmine Caratozzolo, 52 anni, di San Ferdinando;
Giovanni Carbone, 63 anni, di Bagnara Calabra;
Alessandro Caronzolo, 30 anni, di Briatico;
Domenico Carrozzo, 45 anni, di Tropea;
Rosa Cilea, 54 anni di Reggio Calabria;
Maria Chiara Comandè, 38 anni, di Cinquefrondi;
Clelia Comito, 34 anni di Vibo Valentia;
Rosa Maria Dell’Olio, 42 anni, di San Ferdinando;
Antonino Denami, 39 anni, di San Costantino Calabro;
Mariangelica De Rosa, 69 anni, di Aversa;
Salvatore Di Meo, 48 anni di Napoli;