Anche oggi il Sant’Anna ha vomitato liquami in mare, in attesa che il Comune batta un colpo – VIDEO
È passato un mese dalla riunione in Prefettura che sanciva l’urgenza di interventi che potessero «scongiurare e prevenire pericoli di natura sanitaria e ambientale». Ma il torrente è ancora libero di inquinare il mare di Bivona
Chi sperava che magari quanto successo ieri, venerdì, fosse stato un caso, si dovrà ricredere. Il torrente Sant’Anna ha continuato anche oggi a inquinare il mare di Bivona, trasportando in mare le schifezze che il suo alveo continua a raccogliere lungo il percorso che lo porta a sfociare a Vibo Marina. Il dubbio atroce è che una tale portata non possa essere determinata solo da scarichi abusivi, ma sia alimentata direttamente dal depuratore Silica, che non di rado, soprattutto d’estate quando aumenta l’utenza, tracima e riversa i suoi liquami nel fosso che serpeggia fino al mare. È questo il motivo per cui, di solito, il torrente viene collettato al più grande depuratore a valle, quello di Porto Salvo. In questo modo, negli anni passati, si è riusciti a salvaguardare la balneabilità delle acque. Quest’anno, invece, un’impasse burocratica tra Comune e Corap, che gestisce l’impianto, ha bloccato tutto. E nonostante le rassicurazioni degli Enti coinvolti, che all’inizio di giugno avevano assicurato che il problema sarebbe stato risolto, nulla è accaduto e il corso d’acqua (per modo di dire) continua a scorrere indisturbato.
Ieri avevamo documentato il nuovo scempio. Oggi siamo tornati negli stessi posti e la situazione appariva immutata. Anzi, forse anche peggio. A due passi o due bracciate (per chi vuole sfidare la sorte e farsi il bagno) c’è la grande spiaggia di Bivona, uno dei luoghi più frequentati dai cittadini vibonesi d’estate.
Eppure, nella riunione che si era tenuta in Prefettura il 6 giugno scorso, era stato messo nero su bianco che «tenuto conto dell’assoluta necessità di scongiurare e prevenire pericoli di natura sanitaria e ambientale, si richiede la disponibilità del Corap, affinché, previa assunzione degli oneri finanziari da parte del Comune di Vibo Valentia, si attivi con ogni consentita azione di supporto – anche consentendo l’ausilio del depuratore di Porto Salvo per lo smaltimento del cosiddetto “sovrappieno” del sistema comunale – e così siano scongiurati sversamenti non conformi». Il documento firmato dal prefetto Grieco continuava stabilendo che «il Comune, in ogni caso, garantirà la massima efficienza ed officiosità del depuratore sito in località Silica, così da limitare, per quanto possibile, il sovraccarico sul sito di depurazione di Porto Salvo».
Oggi è passato un mese esatto da quella riunione e da quegli impegni. Ma il Sant’Anna è ancora libero di inquinare il mare dei vibonesi. In attesa che Regione, Comune e il nuovo sindaco Enzo Romeo battano un colpo.