Referendum, interviene il Viminale: «Le matite sono indelebili»
Dopo il caso scoppiato in diverse città italiane, tra cui anche Vibo, il ministero dell’Interno precisa: «Le matite copiative sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale»
«Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».
È quanto specifica il ministero dell’Interno in merito alle segnalazioni su matite non indelebili nei seggi. Il caso era scoppiato anche a Vibo dove alcuni elettori avevano chiesto l’intervento della Digos.
Referendum, matite non copiative: scatta la protesta a Vibo
«Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale – spiega in una nota il Viminale – Il ministero dell’Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest’anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl – aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico – che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest’anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture – conclude la nota – possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni».