Zungri, ecco la nuova giunta del sindaco Fiamingo e le prime attività messe in campo
Con gli interventi sui pozzi per scongiurare la carenza idrica l'amministrazione comunale appena insediatasi avvia la sua consiliatura
Dopo un primo Consiglio comunale da dimenticare, in cui gli animi si sono scaldati senza distinguo tra parti politiche e pubblico, l’insediamento del nuovo esecutivo a guida Serafino Fiamingo è avvenuto. La Giunta è quindi composta da Gerardo Pugliese assessore con delega alla Viabilità, Ambiente, Agricoltura, Industria e Attività produttive, che in più assolve le funzioni di vicesindaco, e da Raffaele Pugliese assessore ai Lavori pubblici. Presidente del Consiglio è stata eletta Elisabetta Purita.
Sulla nomina del vice presidente del Consiglio, che comunque resta un incarico facoltativo da assegnare, lo stesso sindaco Serafino Fiamingo ha brevemente dichiarato: «Solitamente questa nomina viene assegnata all’opposizione, ma date le circostanze abbiamo preferito non procedere». Alla brutta pagina politica che si cerca quindi di archiviare, stanno ora seguendo i primi impegni concreti dell’amministrazione, urgenti per il territorio. Primo fra questi è il problema della carenza idrica che attanaglia anche Zungri mediamente tra la seconda metà del mese di luglio e la prima metà del mese di agosto. «Il problema per il nostro territorio – ha fatto sapere lo stesso Fiamingo – riguardava i pozzi, 6 in totale ma uno è di Sorical. Tre di essi non funzionavano affatto, così siamo intervenuti sul primo pozzo che abbiamo riattivato da qualche giorno, profondo 160 metri, che ora pompa 600 litri di acqua al minuto. Sugli altri due è in corso di ultimazione la manutenzione per rimetterli in funzione».
Ovviamente per il sindaco, che ha emanato un’apposita ordinanza per l’utilizzo della risorsa idrica nel periodo estivo, «resta valido il buon senso da parte dei cittadini. Non posso affermare che quest’anno Zungri non patirà la carenza idrica – ha specificato – per due semplici ragioni: la scarsità di piogge incide sulla falda acquifera, quindi utilizzando una risorsa che naturalmente non si incrementa è normale la diminuzione della stessa. Inoltre, tornando al discorso dell’ordinanza, l’utilizzo che ciascuno di noi intende farne. Lavare le macchine, annaffiare i giardini eccetera, comporta un dispendio d’acqua che è bene non effettuare. Rinunciando al superfluo o all’inutile riusciamo ad avere più risorse per tutta la popolazione. Mi appello quindi a ciascun cittadino affinché si adottino comportamenti rispettosi sia dell’ambiente che della comunità».
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