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Sparatoria a Piscopio: deceduto in ospedale Salvatore Battaglia – Video

Era stato ferito a colpi di pistola nella notte fra venerdì e sabato. La vittima è primo cugino di Rosario Battaglia, ritenuto al vertice del clan. Ancora ricoverato Giovanni Zuliani

Sparatoria a Piscopio: deceduto in ospedale Salvatore Battaglia – Video
Salvatore Battaglia

E’ deceduto nell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro  Salvatore Battaglia, 21 anni, sparato venerdì notte a Piscopio unitamente a Giovanni Zuliani, 23 anni. A nulla sono servite le cure dei sanitari che, a causa della gravità delle ferite riportate (i proiettili gli hanno perforato la mandibola e due vertebre), non sono riusciti a strapparlo alla morte. L’agguato è avvenuto in via Regina Margherita mentre era in corso la festa del santo patrono San Michele Arcangelo). Raggiunto con un’auto l’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia, Salvatore Battaglia era stato immediatamente trasferito nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro. Giovanni Zuliani, invece (cugino di Rosario Fiorillo), si trova tuttora ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Catanzaro (nel luglio 2018 è stato condannato per spaccio di stupefacenti). Salvatore Battaglia è primo cugino di Rosario Battaglia, 35 anni, ritenuto il leader del clan dei Piscopisani, attualmente detenuto in quanto condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio del boss di Stefanaconi, Fortunato Patania, ucciso nel settembre del 2011 nel suo distributore di carburanti nella Valle del Mesima, e quindi di nuovo arrestato ad aprile nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo” che lo vede accusato di aver diretto e promosso il clan dei Piscopisani. Un omicidio di “peso”, dunque, quello di Salvatore Battaglia, che potrebbe aprire scenari del tutto imprevedibili nello scacchiere delle dinamiche mafiose locali. Ancora da capire, infatti, se Salvatore Battaglia sia stato raggiunto dai colpi di pistola a seguito di un litigio oppure se ci si trovi dinanzi ad un vero e proprio agguato preparato nei dettagli da parte di componenti di clan avversari. Nell’uno o nell’altro caso, lo scenario che si apre è però quanto mai preoccupante: sparare in maniera così plateale in “casa” dei Piscopisani non è infatti cosa da poco. Sul caso stanno lavorando i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia.

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