giovedì,Luglio 4 2024

Uso delle auto aziendali all’Asp di Vibo, assolto dall’accusa di peculato l’ex commissario Giuliano

La Procura chiedeva una condanna a 4 mesi. Il gup in abbreviato ha escluso che i mezzi siano stati usati per fini personali così come ipotizzava l'accusa

Uso delle auto aziendali all’Asp di Vibo, assolto dall’accusa di peculato l’ex commissario Giuliano
Giuseppe Giuliano, ex commissario dell'Asp di Vibo

Assolto l’ex commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano. È questo l’esito del procedimento penale avviato nei confronti di Giuliano, accusato di peculato per aver utilizzato l’auto aziendale per viaggi a fini personali.

Il gup del Tribunale di Catanzaro lo ha riconosciuto innocente al termine del giudizio di primo grado con rito abbreviato. L’ex commissario straordinario era rimasto coinvolto nell’inchiesta istruita dalla Procura di Catanzaro sul presunto utilizzo delle vetture aziendali, sia di proprietà dell’Asp di Vibo Valentia che dell’ex policlinico universitario, che avrebbe impiegato nello svolgimento della sua funzione per gli spostamenti di lavoro.

In sintesi, le avrebbe usate «indebitamente», secondo l’ipotesi della Procura, per effettuare gli spostamenti da casa al lavoro e viceversa, «asservendo per scopi personali anche gli autisti designati a condurre i veicoli». Al termine del giudizio con rito abbreviato, Giuseppe Giuliano è stato assolto. La Procura aveva riqualificato il reato in peculato d’uso e chiesto la condanna a 4 mesi. La difesa è stata rappresentata dall’avvocato Francesco Gambardella e da Sergio Rotundo.

Si tratta della seconda inchiesta che ha coinvolto l’ex manager sanitario, a marzo è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un altro procedimento penale che lo ha condotto alla sospensione dall’incarico e riguardante presunti illeciti nella gestione dei posti letti covid in piena emergenza sanitaria. In concorso con l’ex direttore sanitario del policlinico universitario di Catanzaro avrebbe comunicato posti letto covid – attivabili entro 48 ore – nel reparto di Pneumologia e di Geriatria in realtà inesistenti poiché in assenza di personale e di un sufficiente numero di stanze e di dotazioni materiali. Imputato nel processo anche l’ex rettore dell’Umg di Catanzaro, Giovambattista De Sarro.

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