giovedì,Luglio 4 2024

Degrado nel Vibonese, il sindaco Barillari: «Basta rassegnazione, Serra era una pattumiera ora è un esempio»

Il primo cittadino del centro montano interviene nel dibattito scaturito dalla lettera di un turista affascinato dai luoghi ma inorridito dalle condizioni della rete stradale e dai rifiuti sparsi ovunque

Degrado nel Vibonese, il sindaco Barillari: «Basta rassegnazione, Serra era una pattumiera ora è un esempio»
Il sindaco Barillari

Ha suscitato non poche reazioni tra i nostri lettori la missiva che un turista veneto, in vacanza nel Vibonese, ha indirizzato al nostro giornale. Una lettera dai toni duri, nella quale si evidenzia il degrado in cui versa la rete stradale, costellata di buche e soffocata da rifiuti e sterpaglie. Un territorio dalle grandi potenzialità ma abbandonato a se stesso. Il silenzio della politica e degli amministratori pubblici è stato rotto da Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno, l’unico – e gliene va dato merito – che abbia deciso di intervenire sulla questione. Ecco il testo della sua nota.

L’intervento del sindaco di Serra San Bruno

«Gentile direttore, ho letto con attenzione la lettera firmata da un turista veneto pubblicata dalla vostra testata, inerente all’incuria riscontrata da quest’ultimo sulla viabilità del territorio.

Cose, purtroppo, note ma che devono essere spunti di riflessione e dibattito per tutti coloro che il territorio lo vivono e vogliono migliorarlo. C’è una parola però che a me proprio non va giù: rassegnazione. Non si può, infatti, pensare che la maggior parte dei cittadini accetti passivamente volontà e atteggiamenti altrui contrari ai propri.

È vero, gli enti locali in questo devono svolgere uno stimolo continuo affinché atteggiamenti virtuosi siano la norma e non l’eccezione; al tempo stesso, però, non si può pensare che tutto debba essere calato dall’alto, aspettando una panacea indotta da qualcun altro.

Sia chiaro: ben venga la riflessione del signore veneto, verso il quale tutti noi ci dobbiamo impegnare affinché la sua seconda visita in questi meravigliosi luoghi sia accompagnata da una sensazione di miglioramento delle cose.  È necessario, per questo, educare al rispetto dell’ambiente: è la migliore arma di prevenzione possibile da fornire innanzitutto ai più giovani.  Ci vorrà del tempo ma i risultati arriveranno.

A Serra, paese che ho l’onore di rappresentare da sindaco, al momento del nostro insediamento come amministrazione, la cittadina era una pattumiera con percentuali di differenziata basse e con brutte abitudini da estirpare. Dove abbiamo intravisto rassegnazione abbiamo investito nell’ impegno collettivo verso il cambiamento, abbiamo parlato di raccolta differenziata nelle scuole e ci siamo recati nelle case dei cittadini in cui si faticava a cambiare.

Certo, abbiamo applicato multe e stigmatizzato atteggiamenti pubblicando video sui social, ma le posso garantire che è stata la programmazione e la sensibilizzazione a portare i risultati sperati.

Oggi registriamo il 68% di differenziata e abbiamo tagliato le tasse sui rifiuti a nuclei familiari e attività commerciali.  Ci sono voluti tre anni di impegno e collaborazione. Un lavoro che ha visto coinvolti gli operatori della raccolta, gli uffici e gli operai comunali, i consiglieri comunali e il mondo della scuola.

Ma soprattutto i cittadini che hanno condiviso e recepito l’importanza di agire in modo virtuoso. Come amministrazione, dal canto nostro, siamo in prima linea per garantire il giusto biglietto da visita a chi sceglie di trascorrere il proprio tempo a Serra. A volte la volontà non basta, vista la mancanza di mezzi e di uomini: l’erba sulle strade, ad esempio, non sarebbe possibile tagliarla se non rivolgendoci all’aiuto di Calabria Verde e affidando la cura di alcune zone all’ente Parco delle Serre.  Per questo è altrettanto essenziale la sinergia fra enti.  Tutto ciò offre ai turisti che arrivano a Serra un paese accogliente e pulito, con tanti piccoli imprenditori che negli ultimi anni hanno investito nel proprio paese portando dinamismo e cogliendo la sfida di una Calabria diversa.

Sono importanti anche le infrastrutture, dal lato tirrenico aspettiamo con trepidazione il completamento della trasversale delle Serre: questo eviterà ai futuri viaggiatori di percorrere strade poco sicure e di difficile manutenzione; abbiamo già toccato con mano, in tal senso, cosa significa avere una discreta arteria viaria percorribile sul lato ionico. Al tempo stesso non credo che percorrendo le strade che collegano i nostri bei paesi di montagna, ricadenti nelle Serre, si vedano scene paragonabili a discariche o massima incuria.

Da poco, grazie alla collaborazione di Anas, l’intero tratto di strada che va da Mongiana a Serra è stato oggetto di una attenta manutenzione per garantire anche il passaggio dei cicloturisti che, sempre più, scelgono di percorrere la Ciclovia dei Parchi della Calabria. Le assicuro che lo spettacolo della natura sovrasta qualsiasi imperfezione».

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Insomma, se si vuole spronare a migliorare è necessario anche evidenziare con forza la bellezza che ci circonda, altrimenti è inevitabile sprofondare nel solito (e poco utile) pianto di rassegnazione.

Giusta, quindi, la riflessione del turista veneto ma attenzione che non rimanga l’ennesimo articolo che etichetta il territorio tra gli ultimi in quanto ad atteggiamenti poco virtuosi e aperto a generalizzazioni; si tramuti invece in consapevolezza per tutti, politica in primis, che i nostri luoghi attraggono e che ora è necessario cambiare passo in senso comune, sottolineando quanto c’è di positivo, parlando con conoscenti e amici delle giuste pratiche da adottare e denunciando in prima persona, innanzitutto in qualità di cittadini, atteggiamenti contrari al vivere civile.

Se ragioniamo da comunità, impegnandoci ognuno a fare il nostro meglio per gli altri, allora vinciamo tutti.

La prego di porgere i miei saluti al turista che le ha scritto, garantendo che la stragrande maggioranza delle persone non è rassegnata bensì pronta a vedere fiorire sempre di più i luoghi che ama».

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