domenica,Giugno 30 2024

Legambiente nega le “5 Vele” a Tropea ma gli albergatori non ci stanno: «Lo scioglimento non giustifica la penalizzazione»

Il presidente di Asalt Massimo Vasinton punta il dito: «Motivo estraneo ai criteri ufficiali stabiliti per la valutazione»

Legambiente nega le “5 Vele” a Tropea ma gli albergatori non ci stanno: «Lo scioglimento non giustifica la penalizzazione»
Massimo Vasinton, presidente Asalt

Anche l’Associazione albergatori di Tropea (Asalt) entra nel merito della questione “5 Vele” negate alla città, a causa dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, impiantata da Legambiente. E porta la firma del presidente Massimo Vasinton la nota con cui anche Asalt prende posizione sul mancato riconoscimento alla città di mare più bello d’Italia. Ecco il contenuto: «Con grande rammarico e profonda delusione, Asalt desidera manifestare la propria indignazione riguardo la mancata assegnazione delle “5 Vele” di Legambiente per l’anno in corso. Questo riconoscimento, già conquistato lo scorso anno, non solo ha portato visibilità turistica alla nostra città ed alla Calabria ma ha anche avuto un impatto significativo sotto il profilo economico e sociale».

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«La metodologia di assegnazione delle “5 Vele” di Legambiente si basa su due criteri principali: la qualità ambientale e la qualità dei servizi ricettivi. Tropea ha dimostrato in modo evidente di eccellere in entrambi i campi, mantenendo alti standard che ci hanno permesso di ottenere questo prestigioso riconoscimento in passato. Tuttavia, in una recente dichiarazione, la referente regionale di Legambiente Anna Parretta ha indicato che la causa della mancata assegnazione di quest’anno sarebbe lo scioglimento del Consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. Questo motivo, a nostro avviso, risulta estraneo ai criteri ufficiali stabiliti dalla stessa Legambiente. Inoltre, va sottolineato che in passato tale provvedimento non è stato adottato nei confronti di altre comunità che si sono trovate nella medesima situazione».

«Siamo fortemente rammaricati – prosegue Vasinton – che un elemento esterno e non contemplato nella metodologia ufficiale abbia influito su una decisione che penalizza ingiustamente Tropea. L’Associazione albergatori di Tropea continuerà a lavorare con dedizione e impegno per garantire un’offerta turistica di eccellenza, nel rispetto dell’ambiente e con l’obiettivo di fornire servizi di altissima qualità ai nostri visitatori. Confidiamo che in futuro si possano valutare i meriti delle località turistiche sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, escludendo elementi non pertinenti che rischiano di minare la credibilità di riconoscimenti così importanti. Tropea merita di essere riconosciuta per ciò che realmente offre: un ambiente unico, servizi ricettivi eccellenti e un’accoglienza calorosa e professionale. Speriamo che Legambiente possa rivedere la propria decisione, considerando in modo equo e giusto tutte le comunità che lavorano duramente per il bene del turismo e dell’ambiente».

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