Autonomia differenziata, Armellino (Anpi): «Mi auguro che tutti i sindaci del Vibonese aderiscano all’appello UnasolaItalia»
Il presidente provinciale dell'Associazione nazionale partigiani esprime dissenso contro una legge che procurerà «grave danno alla Calabria con conseguenze ancor più dolorose per il nostro territorio»
«L’Autonomia differenziata adesso è, purtroppo, legge dello Stato; prima grande picconata alla nostra Repubblica, che i Padri e le Madri costituenti hanno disegnato una e indivisibile, democratica e parlamentare». È quanto scrive, in una nota, il presidente del comitato provinciale Anpi di Vibo Valentia, Carmine Armellino.
«L’Anpi da due anni, a livello nazionale e locale, con numerose iniziative, esprime il suo dissenso nei confronti di questa riforma, che insieme alle altre due in itinere, premierato e giustizia, cambieranno il volto della nostra Italia e sconfesseranno i principi fondamentali cui si ispira, espressi nei primi articoli della Costituzione», prosegue Armellino.
«Identica posizione, con il medesimo impegno, è stata ed è quella dell’Anpi di Vibo Valentia, a nome della quale – aggiunge – esprimo forte contrarietà nei confronti di una legge che, di fatto, renderà ancora più evidenti e dolorose le differenze sociali tra i cittadini delle diverse regioni italiane, con grave danno soprattutto per quelle più povere, come la nostra Calabria e con conseguenze ancor più dolorose per la nostra provincia».
«Il Governo, sfruttando all’eccesso le possibilità consentite dal Titolo V della Costituzione, incautamente riformato nel 2001, ha di fatto aperto la strada alla formazione di 20 entità pseudo-statali, sulle quali lo Stato centrale avrà scarse possibilità di coordinamento; ha esautorato, di fatto, il Parlamento riducendo la sua funzione a quella di soggetto rogante; non ha provveduto ad adottare le indispensabili e propedeutiche misure economiche e sociali, per garantire a tutti i cittadini un uniforme livello di prestazioni, una uguaglianza di fatto. Ha scardinato il principio di solidarietà che pervade la nostra Costituzione», continua il presidente dell’Anpi provinciale.
«Per questo – dichiara – esprimo il mio plauso, a nome dell’Anpi provinciale, nei confronti dei primi cittadini dei Comuni della nostra provincia, che hanno aderito all’appello “UnasolaItalia”, al neo eletto sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, cui vanno le nostre congratulazioni per il lusinghiero risultato elettorale e gli auguri di un buon lavoro, congiuntamente a Rossana Tassone, Fortunato Giordano, Francesco Angilletta, e Luca Alessandro, sindaci rispettivamente di Brognaturo, Mileto, Mongiana e Polia».
«Auspico che tale esempio sia seguito dagli altri sindaci del Vibonese, dal presidente della Provincia e da quei consiglieri regionali che ancora non si sono espressi contro questa legge, che condannerà il nostro territorio provinciale ad un deleterio ed irrimediabile passo indietro, nella storia e nella qualità della vita – conclude Armellino –. Mobilitatevi, abbiate il coraggio di mettere da parte i diktat di partito e agite, in coscienza, nell’interesse dei cittadini che vi hanno affidato il loro futuro. L’Anpi, con il suo Comitato provinciale ed i suoi iscritti, sarà sempre al vostro fianco, a difesa dei diritti dei cittadini della nostra provincia, della nostra regione, della nostra Italia democratica, una e solidale».