venerdì,Gennaio 31 2025

Narcotraffico dal Sud America e dall’Albania sino al Vibonese: chiusa l’inchiesta per 19 indagati

Cocaina, eroina, marijuana e hashish al centro delle importazioni e dello smistamento. Coinvolti personaggi di Mileto, Zungri, San Calogero, Cessaniti e Limbadi

Narcotraffico dal Sud America e dall’Albania sino al Vibonese: chiusa l’inchiesta per 19 indagati
Nei riquadri da sinistra verso destra: Emanuele Mancuso, Giuseppe Accorinti, Valerio Navarra
Michele Galati

Narcotraffico dal Sud America e dall’Albania sino al Vibonese. La Dda di Catanzaro, con i pm Irene Crea, Andrea Buzzelli, Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo, ha chiuso l’inchiesta nata da un troncone dell’operazione Maestrale-Carthago e che nel marzo scorso ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari. Gli indagati sono in totale 19 e sono stati ora raggiunti da avviso di conclusione delle indagini preliminari. In particolare, l’inchiesta è stata chiusa per i seguenti indagati: ACCORINTI Giuseppe, detto “Peppone”, di Zungri, 27-03-1959; ARENA Rocco, cl ’87, di Rosarno; ASCONE Rocco, nato il 26-06-2000, di Limbadi; ASCONE Salvatore, nato in data 11-09-1966, di Limbadi; BARBIERI Francesco, di San Calogero, nato il 10-03-1988; BARTONE Angelo, di Mileto, nato il 13-12-1975; CAPPELLANO Bruno, cl ’68, di Amato; FUSCA Cono Rocco, cl ’67, di Cessaniti; GALATI Armando, nato il 18-09-1954, di Mileto; GALATI Domenico, nato il 19-02-1984, di Mileto; GALATI Michele, nato 1-11-1980, di Mileto; MANGONE Francesco, nato il 26-06-1980, di Mileto; MAZZEO Michele Silvano, alias “Stallone”, nato il 08-02-1971, di Mileto; MESIANO Saverio, cl ’78, di Paravati; NAVARRA Giuseppe cl ’91, di Rombiolo; NAVARRA Valerio, cl ’93, di Pernocari di Rombiolo; NICOLAE Laurentiu Gheorghe, nato in Romania il 07-11-1989, residente a Limbadi; RETTURA Simone, cl ’88, di Mileto; MANCUSO Emanuele, 36 anni, di Nicotera, collaboratore di giustizia.

Le accuse

Salvatore Ascone

Michele Galati, Armando Galati, Domenico Galati, Angelo Bartone, Cono Rocco Fusca, Salvatore Ascone, Rocco AsconeEmanuele MancusoLaurentiu Gheorghe Nicolae (e altri indagati già giudicati in Rinascita Scott) sono accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish. L’organizzazione avrebbe individuato in Sud America e in Albania fonti di approvvigionamento di ingenti partite di sostanza stupefacente da importare in Italia, provvedendo al successivo acquisto. Avrebbe poi: individuato i soggetti in grado di recuperare lo stupefacente spedito presso i porti italiani; individuato, nel territorio nazionale, fonti di approvvigionamento di ingenti partite di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish, provvedendo all’acquisto e alla successiva cessione; detenuto e trasportato tali sostanze stupefacenti per il successivo spaccio; ricercato in tutta Italia soggetti interessati all’acquisto della sostanza stupefacente acquistata, provvedendo al trasporto e alla successiva cessione nei loro confronti; ceduto e trasportato lo stupefacente sia nella zona di Vibo Valentia che nelle zone di Caltanissetta, Cosenza, Napoli, Asti ed in Toscana e in tutto il Nord Italia.

Ruoli e gerarchie

Armando Galati

Al vertice dell’organizzazione – con il ruolo di capo, finanziatore, organizzatore e compiti di decisione – la Dda di Catanzaro colloca Michele Galati e il boss di Zungri Giuseppe Accorinti. I due si sarebbero occupati dell’attività di acquisto, smercio e trasporto dello stupefacente compresa la cessione di cocaina agli acquirenti. Domenico Galati sarebbe stato uno dei finanziatori di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, nonché il soggetto deputato a reperire e detenere per il sodalizio la sostanza stupefacente. Armando Galati, invece, sarebbe stato un partecipe dell’associazione, in stretto contatto con Michele Galati e Giuseppe Accorinti, avendo canali autonomi di rifornimento e fornendo al gruppo ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Partecipe anche Angelo Bartone che avrebbe coadiuvato Michele Galati nelle sue attività, occupandosi dell’attività di cessione al dettaglio della sostanza stupefacente e del procacciamento di nuovi acquirenti. Rocco Cono Fusca sarebbe invece stato alle dirette dipendenze del boss Giuseppe Accorinti con il compito di occuparsi dell’attività di acquisto, trasporto e consegna dello stupefacente, nonché della vendita fuori regione.

Promotore e finanziatore dell’associazione anche Salvatore Ascone di Limbadi, già in carcere in quanto accusato dell’omicidio di Maria Chindamo, il quale è accusato di aver goduto di autonomi canali di approvvigionamento, rifornendo stabilmente il sodalizio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, avvalendosi per tale attività dell’opera di intermediazione di Emanuele Mancuso, Rocco Ascone e Laurentiu Gheorghe Nicolae. A intrattenere invece i rapporti con i fornitori albanesi ci avrebbero pensato i fratelli Giuseppe e Valerio Navarra. In particolare, Giuseppe e Valerio Navarra avrebbero ceduto 32 chili di marijuana Salvatore Ascone, ricevendone da quest’ultimo, in restituzione, 20 chili da destinare alla successiva vendita. Ad operare quale intermediario nei rapporti tra Ascone e Giuseppe Navarra sarebbe stato Emanuele Mancuso.
Tutti gli indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere ai pm di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive attraverso i rispettivi legali. Nel collegio di difesa figurano gli avvocati: Giuseppe Orecchio, Tommaso Zavaglia, Giovanni Vecchio, Bruno Vallelunga, Sergio Rotundo, Mariantonietta Iorfida, Giuseppe Di Renzo, Diego Brancia, Luigi La Scala, Francesco Schimio, Antonio Caruso, Giuseppe Bagnato, Luca Cianferoni, Salvatore Staiano, Michele Novella, Luigi Luppino, Piero Chiodo, Giuseppe De Luca, Pamela Tassone.  

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