Il Tribunale di Messina dichiara inammissibile la sorveglianza speciale per un 31enne di Spadola
Si tratta di Gregorio Tassone rimasto coinvolto nell'operazione denominata “Broker” relativa a un presunto traffico di droga tra la Sicilia e la Calabria
Il Tribunale di Messina-Sezione Misure di Prevenzione, in accoglimento delle difese degli avvocati Vincenzo Cicino e Domenico Rosso, ha dichiarato inammissibile la proposta di applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con divieto di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale, per la durata di 3 anni, avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, nei confronti di Gregorio Tassone, attualmente detenuto nel carcere di Catanzaro.
Il 31enne, di Spadola, era stato condannato il 19 ottobre 2021 dal gup del Tribunale di Vibo Valentia alla pena di 4 mesi e duemila euro di multa per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
Il 9 marzo 2023, con sentenza emessa dal gup del Tribunale di Messina, all’esito del processo scaturito dall’operazione denominata “Broker”, relativa a un presunto traffico di droga tra la Sicilia e la Calabria, Tassone era stato assolto per il reato di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope” e, contestualmente, condannato per due ipotesi di reato ex articolo 73 D.P.R. 309/1990 alla pena di 5 anni di carcere.
Inoltre, Tassone oggi risulta indagato nell’ambito nell’operazione “Eureka” della Dda di Reggio Calabria, in quanto gravemente indiziato di aver fatto parte di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per una serie di reati.
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