martedì,Gennaio 28 2025

Ricadi, opere abusive a mare e in spiaggia al servizio di un villaggio: scatta il sequestro

Indagato il titolare di un hotel. Provvedimento del gip su indagini della polizia. Realizzati anche due moli senza le necessarie autorizzazioni

Ricadi, opere abusive a mare e in spiaggia al servizio di un villaggio: scatta il sequestro
La spiaggia dove la Polizia ha operato il sequestro deciso dal gip
La spiaggia interessata dal sequestro

Dieci opere edilizie ritenute abusive sono state sequestrate dalla Polizia di Stato del Posto Fisso di Tropea e dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia a Santa Domenica di Ricadi sull’arenile di località “Torre Marino”, poste al servizio del hotel-villaggio denominato Stromboli. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Vibo, Francesca Loffredo, su richiesta del pm Filomena Aliberti, ed interessa l’indagato Antonio Loiacono, 89 anni, nella sua qualità di legale rappresentante della Torremarino srl” in quanto opere realizzate su terreni “prossimi al demanio marittimo del comune di Ricadi” – tutelati dalla legge poiché sottoposti a vincolo paesaggistico ed ambientale – dove le avrebbe mantenute al servizio del villaggio Stromboli, in mancanza delle necessarie autorizzazioni. In particolare, mancando – ad avviso del gip – un idoneo titolo edilizio autorizzativo e paesaggistico (oltre ad essere poste in zona sismica), il sequestro disposto dal giudice interessa: un fabbricato a due piani in muratura fronte mare adibito a camere e non censito catastalmente; un fabbricato ad un piano con pergolati in legno adibito a camere; un fabbricato adibito a servizi igienici e magazzino in area sottoposta a vincoli; un pergolato in legno lamellare adibito ad area giochi; un fabbricato adibito a bar-pizzeria; un pergolato di grandi dimensioni ancorato al suolo mediante piastre di ferro; un manufatto ad un piano suddiviso in due ambienti in cui trovano collocazione due letti singoli.
In assenza di concessione demaniale marittima e di autorizzazione del capo del Compartimento Marittimo per la realizzazione di nuove opere nella fascia dei trenta metri dal confine demaniale marittimo, il gip ha disposto anche il sequestro di due moli abusivi costituiti da due pennelli artificiali a mare perpendicolari alla spiaggia: il primo di circa 35 metri è costituito da grossi massi di granito misti a blocchi di cemento e materiale proveniente dal distaccamento del costone; il secondo, di più modeste dimensioni, risulta realizzato a filo d’acqua con grossi massi di granito. Sotto sequestro, infine, anche una rete metallica in prossimità del pennello artificiale (lato Tropea) e un muro di contenimento realizzato in blocchi di cemento con un cordolo sovrastante posto lungo il confine con il demanio marittimo.
Su tale opere il Comune di Ricadi aveva emesso un’ordinanza di demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi a carico di Antonio Loiacono. Ordinanza rimasta ineseguita e da qui il provvedimento di sequestro preventivo delle opere abusive deciso dal gip. Antonio Loiacono (già a capo del Cogetur, consorzio degli albergatori di Ricadi) è difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio.

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