mercoledì,Dicembre 4 2024

Secreta Collis: la droga da Tropea a Catanzaro e la latitanza di Papaianni

Ci sono anche tre vibonesi nell’avviso di conclusione indagini della Dda di Catanzaro vergato per 32 persone. Risvolti anche per la sparatoria in una discoteca di Roccelletta di Borgia che vede indagato un giovane di Piscopio

Secreta Collis: la droga da Tropea a Catanzaro e la latitanza di Papaianni
Gaetano Muscia

Ci sono anche tre indagati del Vibonese nell’avviso di chiusura indagini vergato dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Secreta Collis”, chiusa per complessivi 32 indagati. Si tratta di: Gaetano Muscia, 60 anni, di Tropea; Christian Papasidero, 38 anni, di Tropea; Carmelo Ripepi, 23 anni, di Piscopio (frazione di vibo). Con loro anche Santina Pasqualone, 50 anni, di Gioia Tauro, ritenuta legata a Muscia. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno sequestrato circa 70 armi tra mitra, fucili e pistole, oltre a settemila proiettili. Gaetano Muscia e la Pasqualone, unitamente a Papasidero, avrebbero rifornito – secondo l’accusa – di cospicui quantitativi di droga i membri attivi del sodalizio che detenevano il monopolio dello smercio delle sostanze stupefacenti nel capoluogo calabrese”. Il gruppo criminale catanzarese avrebbe avuto la propria base operativa nei quartieri di Gagliano e Mater Domini a Catanzaro, con a capo Domenico Rizza. Gaetano Muscia, Santina Pasqualone e Christian Papasidero – secondo l’accusa – avrebbero intrattenuto rapporti con i catanzaresi ed in particolare Muscia e Pasqualone avrebbero ceduto cocaina per 30mila euro a Massimo Longo, Raffaele Iiritano, Vittorio Gentile, Francesco Agostino. Per il recupero del credito, Gaetano Muscia (arrestato l’1 luglio 2021) si sarebbe affidato a Santina Pasqualone e Christian Papasidero. Il reato sarebbe stato commesso tra la provincia di Vibo Valentia e Catanzaro e copre un arco temporale che va dal giugno 2021 a gennaio 2022. Per il gip, i tre indagati si sarebbero stabilmente dedicati “in maniera professionale allo spaccio di sostanze stupefacenti”. 

La latitanza di Papaianni

Agostino Papaianni al momento dell’arresto

Contestazioni per la latitanza di Agostino Papaianni, 72 anni, di Coccorino di Joppolo – condannato a 20 anni di reclusione nel maxiprocesso Rinascita Scott – vengono mosse a Massimo Longo, 55 anni, di Catanzaro, il quale si sarebbe adoperato «ricercando e individuando un alloggio presso il quale il latitante trovava rifugio, esibendo documenti falsi, portandogli quotidianamente viveri». Agostino Papaianni – ritenuto un fedelissimo di Luigi Mancuso – è stato poi arrestato il 15 giugno 2021 proprio a Catanzaro (quartiere Janò) dopo essere sfuggito al blitz del 19 dicembre 2019 nell’ambito dell’operazione Rinascita Scott. Seguendo la pista del favoreggiamento della latitanza di Papaianni, la Dda di Catanzaro ritiene di essere riuscita a raccogliere i primi elementi legati all’esistenza di due gruppi criminali attivi a Catanzaro dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti e al traffico di armi. Papaianni non risulta indagato nell’inchiesta Secreta Collis.

La sparatoria in discoteca a Roccelletta

Siamo nel marzo del 2022 quando un sabato notte due persone restano ferite nel corso di una sparatoria. Si tratta di un ragazzo di nazionalità straniera e una ragazza di Catanzaro di 15 anni. Per quella sparatoria il 14 marzo 2022 si è costituito ai carabinieri Carmelo Ripepi, 23 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente a Piscopio. Nel 2017 – quando era minorenne – il giovane era stato accusato del tentato omicidio del padre Massimo Ripepi, avvenuto nel rione Affaccio di Vibo. Massimo Ripepi è stato poi ucciso in altro agguato il 21 ottobre 2018 a Piscopio (il 27 ottobre 2021 per tale fatto di sangue in appello è stato condannato a 12 anni e 8 mesi Giuseppe Carnovale, ex cognato della vittima). All’epoca, da una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Catanzaro, Carmelo Ripepi avrebbe estratto una pistola nel corso di un diverbio avvenuto nel locale e per il quale era intervenuto l’addetto alla sicurezza.  Avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, ferendo il buttafuori e colpendo di striscio una ragazza non coinvolta nella lite. Si sarebbe poi dato alla fuga consegnandosi tre giorni dopo ai carabinieri. La Procura di Catanzaro gli contesta ora il reato di rissa aggravata seguita dall’esplosione di cinque colpi di pistola calibro 7,65 ad altezza d’uomo all’indirizzo di Mohamed Galia e ferendo anche una quindicenne.All’interno della discoteca si trovavano circa 500 persone e per la Procura di Catanzaro nell’occasione è rimasto ferito anche Igor Guarino. Lo stesso Guarino e Giuseppe Caroleo (entrambi indagati nell’operazione per concorso in rissa insieme a Ripepi), intervenuti i carabinieri, per evitare l’arresto si sarebbero quindi nascosti tra le montagne partendo poi alla volta di Milano.

Gli indagati raggiunti da avviso conclusione indagini

Questi i 32 indagati dell’inchiesta: Domenico Rizza, detto Enrico, 68 anni, di Catanzaro; Vincenzo Rizza, 39 anni di Catanzaro; Marco Riccelli, 35 anni, di Catanzaro; Emanuele Enrico Lepera, 28 anni, di Catanzaro; Manuel Argirò, 43 anni, di Catanzaro; Massimo Longo, 55 anni, di Catanzaro; Raffaele Iiritano, 55 anni, di Catanzaro; Francesco Agostino, 56 anni, di Catanzaro; Vittorio Gentile, 50 anni, di Catanzaro; Sergio Rubino, 47 anni, di Catanzaro; Giuseppe Caroleo, 51 anni, di Catanzaro; Angelo Posca, 53 anni, di Catanzaro; Salvatore Tedesco, 31 anni, di Catanzaro; Giuseppe Caliò, 25 anni, di Catanzaro; Rosario Nuccio Caliò, 38 anni, di Catanzaro; Vittorio Falvo, 33 anni, di Catanzaro; Andrea Caracciolo, 41 anni, di Catanzaro; Giampaolo Tripodi, 35 anni di Catanzaro; Loredana Ferraro, 25 anni di Catanzaro; Lorenzo D’Elia, 47 anni, di Catanzaro; Gaetano Muscia, 60 anni di Tropea; Santina Pasqualone, 50 anni, di Gioia Tauro; Christian Papasidero, 38 anni, di Tropea; Igor Guarino, 41 anni, di Milano; Alessandro Lanzo, 48 anni, di Catanzaro; Marinella Canino, 50 anni, Catanzaro; Luca Colao, 40 anni, Simeri Crichi; Valerio Nisticò, 49 anni, Catanzaro; Valerio Nisticò, 49 anni di Catanzaro; Vincenzo Mario Domanico, 48 anni, di Soveria Mannelli; Massimo Cubello, 60 ani, di Catanzaro; Paolo Mazzoni, 26 anni, di Catanzaro; Carmelo Ripepi, 22 anni, di Piscopio (frazione di Vibo Valentia). Tutti gli indagati avranno ora venti giorni di tempo per chiedere ai pm di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive attraverso i rispettivi legali.

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