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‘Ndrangheta, Andrea Mantella sognava di diventare massone: «Per me era pronta una loggia segreta paramafiosa»

L’interrogatorio del pentito riportato nelle motivazioni della sentenza Rinascita Scott ripercorre la proposta avanzata in carcere al capo dei Piscopisani: «Mi dissero che c’erano anche magistrati»

‘Ndrangheta, Andrea Mantella sognava di diventare massone: «Per me era pronta una loggia segreta paramafiosa»

Anche un killer può sognare di diventare apprendista massone. Ad Andrea Mantella, ex capo degli scissionisti della ’ndrangheta vibonese oggi pentito, è mancato poco. Lo racconta in uno degli interrogatori finiti nelle motivazioni della sentenza Rinascita Scott. Il pentito ricorda un episodio accaduto nel carcere di Cosenza: una lite sventata e finita con la proposta di entrare in una loggia.

L’incontro con Macrì

L’idea è, stando alle parole di Mantella, di «un tale Micuccio Macrì, massone, che era coinvolto nella Banca di San Marino». Accade durante «i passeggi» nel penitenziario: Macrì urta il boss cosentino Francesco Patitucci che la prende malissimo e lo aggredisce. Mantella si mette in mezzo: «Intervengo io con questo Patitucci, gli dico poiché era, era mio compaesano di lasciarlo praticamente in pace e che non aveva esperienze carcerarie». «Compa’ – così si sarebbe rivolto Mantella a Patitucci – vede che è spratico, non sa come si passeggia».

Incidente chiarito: a quel punto, dice ancora Mantella, «Macrì mi prese a simpatia, tanto è vero che lui mi fece una promessa di candidarmi come apprendista alla massoneria deviata clandestina di Città di Castello in Umbria, dentro la quale mi diceva che c’era pure l’avvocato Giancarlo Pittelli».

La loggia segreta clandestina

Secondo Mantella Pittelli sarebbe stato il difensore di Macrì: «Si chiamavano “fratelli” e io siccome ero affascinato di queste cose qui, della massoneria, praticamente mi ha promesso con un segno massone che mi avrebbe inserito come apprendista in una loggia segreta clandestina alla Città».

È lo stesso collaboratore di giustizia ad avanzare dubbi sull’opportunità della propria affiliazione massonica: «Gli dissi: “Ma, Micuccio, ma se io sono pregiudicato, sono mafioso, come faccio”? ». Continua a leggere su LaCnews24.it

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