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Rombiolo perde il pittore Pasquale Restuccia: una vita tra lotta politica, arte e filosofia

Lo ricorda il presidente della sezione vibonese di Italia Nostra Nicola Rombolà: «Ha affrontato questo suo calvario con quella saggezza e forza morale tipica degli stoici»

Rombiolo perde il pittore Pasquale Restuccia: una vita tra lotta politica, arte e filosofia

Ha lottato per tre anni contro un cancro che, alla fine, non gli ha lasciato scampo. L’artista Pasquale Restuccia è morto a Rombiolo, suo paese natale.

«Rombiolo perde un altro artista – scrive in una nota il presidente della sezione vibonese di Italia Nostra, Nicola Rombolà -. Dopo Nino Forestieri venerdì 24, si è spento Pasquale Restuccia nella sua casa materna a Rombiolo dove era nato nel 1956. Da circa 3 anni da Roma si era trasferito nel suo paese natale combattendo contro un tumore che non gli ha lasciato scampo, curato amorevolmente dalla famiglia del fratello Pino (detto u Tito). Ha vissuto tanti anni nella capitale dove svolgeva la sua attività di pittore e di docente in un liceo artistico».

I funerali si sono svolti oggi pomeriggio nella chiesa del Rosario a Rombiolo.

«Lascia in eredità – scrive Rombolà – oltre al dolore dei familiari e dei tanti amici, per una scomparsa inaspettata, un patrimonio di valori artistici, culturali ed etici che va riscoperto. Rombiolo, la sua infanzia e adolescenza, le sue lotte politiche, hanno contrassegnato la sua esperienza artistica e la visione della vita. Cresciuto negli anni della contestazione nel periodo più intenso sotto il profilo politico, sociale e culturale, per quella che è passata alla storia come generazione del ’68, ma anche sotto il profilo della crescita e della maturazione intellettuale. Pasquale Restuccia ha coltivato fin da giovane la passione per la pittura. Dopo essersi diplomato in Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro nel 1977, che lo ha portato poi ad insegnare in un liceo artistico a Roma dove si era trasferito nello stesso anno per seguire il corso di laurea in Filosofia all’Università La Sapienza, nella capitale è maturato artisticamente e ha realizzato numerose mostre personali e collettive e molti critici si sono occupati della sua arte».

«Personalmente – prosegue il presidente di Italia Nostra – ho avuto la fortuna di incontrare Pasquale Restuccia in diverse occasioni e abbiamo affrontato diverse questioni sia di carattere artistico, estetico, filosofiche, ma anche temi sociali e in genere antropologico-culturali che mi hanno permesso di apprezzare la sua vasta cultura e come la sua visione del mondo fosse impregnata dei suoi studi di carattere filosofici ed estetici. L’impronta della sua formazione culturale e della sua personalità coniugava la memoria, i valori tradizionali, le questioni sociali e politiche alla luce degli eventi contemporanei, che analizzava con spiccata osservazione critica. Ma fondamentalmente è rimasto legato ad un mondo autentico, originario, fatto di semplicità e di affetti familiari che respirava ogni volta ritornava a Rombiolo».

«Al centro della Sala consiliare del municipio di Rombiolo campeggia un grande dipinto che racconta la storia di Rombiolo (Gesti della Memoria, 3,40 per 2,60) realizzato nel 2008. Significativa inoltre la sua sensibilità per il paesaggio, la natura e i beni culturali nelle diverse forme e linguaggi. Nonostante la sofferenza per la malattia – conclude Rombolà – ha affrontato questo suo calvario con quella saggezza e forza morale tipica degli stoici».

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