Narcotraffico: 57enne di Nicotera lascia gli arresti domiciliari
La decisione del Tribunale di Palmi nell’ambito dell’inchiesta “Nuova Narcos Europea”
Il Tribunale di Palmi, sezione collegiale, accogliendo le argomentazioni proposte dall’avvocato Francesco Capria, ha disposto nei confronti di Giuseppe Baratta, 57 anni, di Nicotera, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella dell’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Giuseppe Baratta, dopo un periodo di latitanza, si era costituito nel carcere di Reggio Calabria dove gli era stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ ambito dell’operazione “Nuova Narcos Europea” nella quale è indagato con l’accusa di aver partecipato ad un sodalizio criminale all’interno del quale si sarebbe reso disponibile a commerciare, in modo continuativo e sistematico, nella città di Milano, la cocaina fornita dall’organizzazione criminale dei Molè di Gioia Tauro.
Baratta è inoltre accusato, in concorso con Giuseppe Ferraro (pure lui di Nicotera), di aver acquistato un chilogrammo di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, da Antonino Pesce di Rosarno e da Rocco Molè di Gioia Tauro. Il gip, dopo alcuni mesi di detenzione in carcere, aveva sostituito la misura cautelare carceraria con quella degli arresti domiciliari. Ora, quindi, il Tribunale di Palmi, nonostante le già riportate condanne definitive per la partecipazione ad un’associazione dedita al narcotraffico, la detenzione di notevoli quantitativi di cocaina e la detenzione di due kalashnikov, in accoglimento delle argomentazioni evidenziate dall’avvocato Francesco Capria, ritenendo attenuate le esigenze cautelari in base al decorso del tempo ed allo stato dell’ istruttoria dibattimentale, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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