Maestrale-Olimpo-Imperium: il Tribunale di Vibo sospende i termini di custodia cautelare per i detenuti
La decisione della presidente del Collegio Tiziana Macrì in attesa che la Corte d’Appello si pronunci sulla ricusazione del giudice presentata dalla Dda e dal difensore di Pantaleone Mancuso
Nessuna decorrenza termini al momento per gli imputati detenuti del maxiprocesso, in corso dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia, nato dalle operazioni Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium. E’ quanto deciso dalla presidente del Collegio, Tiziana Macrì, con a latere i giudici Giulia Conti e Luca, che hanno infatti sospeso i termini di custodia cautelare per tutti gli imputati detenuti. Al tempo stesso, la presidente Tiziana Macrì ha deciso di rinviare il maxiprocesso – saltando quindi le altre udienze già fissate – direttamente al 20 maggio prossimo. Questo perché il 13 maggio la prima sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro ha fissato la trattazione della ricusazione proposta dalla Dda e dalla difesa dell’imputato Pantaleone Mancuso (detto Scarpuni) nei confronti dello stesso giudice Tiziana Macrì, presidente del Collegio del maxiprocesso nato dalle operazioni Maestrale-Carthago, Olimpo e Imperium. La ricusazione segue la decisione che il 20 marzo scorso ha visto il presidente del Tribunale di Vibo, Antonio Di Matteo, rigettare la dichiarazione di astensione dal processo presentata dal giudice Tiziana Macrì, ritenendo inesistenti i profili per la non trattazione del dibattimento. La dichiarazione di astensione è stata invece accolta per il giudice Giulia Conti ma limitatamente a due capi di imputazione.
Le ragioni alla base della ricusazione
Pubblica accusa (procuratore Vincenzo Capomolla, pm Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Irene Crea) e il difensore Paride Scinica hanno sollevato profili di incompatibilità funzionale e di fatto, avendo il giudice Tiziana Macrì ricoperto in passato (2015 e 2016) le funzioni di gip distrettuale occupandosi così dell’autorizzazione di alcune intercettazioni nei confronti degli attuali imputati o, comunque, di coimputati stralciati da Rinascita Scott. Per il giudice Giulia Conti, invece, la richiesta era stata avanzata per aver la stessa fatto parte del Collegio che ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, l’imputato Giovanni Zuliani da altro procedimento di competenza della Procura ordinaria di Vibo Valentia. Tale imputato avrebbe però agito – ad avviso della Dda di Catanzaro – in concorso con altro soggetto ora imputato nel maxiprocesso.
Questi tutti gli imputati del maxiprocesso: ACCORINTI Ambrogio alias “Scimusca”, di Zungri, nato il 29-04-1963; ACCORINTI Giuseppe, detto “Peppone”, di Zungri, 27-03-1959; ACCORINTI Pasquale, di Tropea, 26-1-1969; ACCORINTI Vincenzo Francesco, detto “Franco”, di Briatico, 10-08-1960; ANGIO’ Saveria, nata il 01-11-1969, di Tropea; ARENA Domenicantonio, alias “Mimmo U Zoppu”, di Mileto, 21-11-1975; ARENA Giuseppe, nato il 30-01-1984, di Soriano Calabro; ARIF Imad, nato in Marocco il 06-07-1984, residente a Mileto; ARTUSA Luciano Marino, alias “u Pacciu”, nato il 27-01-1961, di Filandari, frazione Arzona; ASCONE Salvatore, nato in data 11-09-1966, di Limbadi; BARBIERI Antonino, di Cessaniti, nato il 02-10-1959; BARBIERI Francesco, detto “Ciccione” o “Carnera”, di Cessaniti, nato il 21-02-1965; BARBIERI Francesco, di San Calogero, nato il 10-03-1988; BARBIERI Francesco, di Cessaniti, nato il 10-03-2001; BARBIERI Giuseppe, di Cessaniti, nato il 22-04-1992; BARBIERI Michelangelo, di Cessaniti, nato il 08-10-1993; BARILLA’ Elena, di Reggio Calabria, nata il 15-05-1993; BARlLLARI Luigi, detto “Pongio”, nato il 18-12-1979, di Briatico; BARONE Francesco, alias “architetto”, di San Calogero, nato il 25-10-1973; BARTONE Angelo, di Mileto, nato il 13-12-1975; BARTONE Domenico, nato il 22-08-1968, di Mileto; BARTONE Fortunato, alias “Tangozzo “, di Mileto, nato il 13-12-1973; [SCORRI IN BASSO E CLICCA SU “AVANTI” PER CONTINUARE A LEGGERE I NOMI DEGLI ALTRI IMPUTATI]