Parghelia, foto sottratte dalle lapidi: il paese s’indigna – Video
Singolare fenomeno nel cimitero del centro tirrenico dove ignoti hanno asportato alcune immagini di defunti. Chiesta una maggiore e più efficace vigilanza
Nuovi misteriosi furti nel cimitero di Parghelia e i cittadini reagiscono un po’ increduli e molto arrabbiati. Nell’ultimo anno si sono contati 4 asportazioni di fotografie apposte alle lapidi, e tanto basta a scatenare una collera collettiva, strisciante, che in un paesino dove tutti si conoscono e molti sono imparentati tra loro, significa diffidare di tutti. È scoppiato anche un caso politico perché l’ultima vittima è stata la famiglia di un consigliere di maggioranza. Il sindaco Antonio Landro ha dovuto convocare una riunione urgente e, ora, rispetto ai sospetti, sembra tirare le orecchie ai suoi compaesani «perché – confessa – devono andare a denunciare e collaborare alla ricerca di indizi». I furti non sono comunque un fenomeno recente, in paese raccontano che ciclicamente il fenomeno ritorna tanto che in passato all’ingresso del cimitero sono state messe le telecamere e il cancello, mancando il custode che il Comune non può permettersi, è stato automatizzato. Ma evidentemente non basta, come rivela un cittadino intervistato dentro il camposanto: «Ieri sera l’ho visto aperto fino alle 21». Un ente e un paese ostaggio di chi oltraggia la memoria, provocando una corsa alla proposta politica che i cittadini – escludendo che si sia di fronte ad appassionati di satanismo o a ladri – formalizzano chiedendo a gran voce altre telecamere. Ironica la risposta del sindaco: «Metteremo altre due telecamere ma non è possibile inquadrare ogni angolo del cimitero. Non vorrei che qualcuno pensasse che si possa mettere una telecamera a ogni tomba».
Agostino Pantano