Nuove intimidazioni nell’area industriale di Maierato, nel mirino le aziende dell’alluminio
Le modalità sono sempre le stesse: bottiglie contenenti liquido infiammabile e proiettili recapitati davanti agli insediamenti produttivi. La morsa del racket sempre più asfissiante
Bottiglie con benzina e proiettili. Cambiano i destinatari dei sinistri messaggi intimidatori ma le modalità restano pressoché le stesse. Ed è una vera e propria escalation quella che si registra, in particolare, nell’area industriale di Maierato, dove nel giro di pochi giorni ignoti emissari hanno messo in atto una strategia ormai ampiamente collaudata. Così, dopo gli avvertimenti recapitati alle aziende che operano nel settore rifiuti nelle città di Pizzo e Vibo Valentia, Calabra Maceri e Dusty – che nella zona hanno le loro sedi operative – a finire nel mirino della criminalità sono state anche le aziende Vercall e la Giacinto Callipo e figli, appartenenti allo stesso gruppo ed entrambe operanti nel settore della lavorazione dell’alluminio. Davanti ai rispettivi insediamenti si è consumato l’ennesimo avvertimento, denunciato ai carabinieri che ora hanno avviato le indagini nel tentativo di risalire ai responsabili. Si fa sempre più asfissiante, dunque, la cappa della criminalità organizzata sulle attività produttive dell’area maieratana, da sempre al centro di appetiti illeciti, ma più in generale è l’intero territorio vibonese a dover fare i conti con un fenomeno che mina alle basi un’imprenditoria già alle prese con difficoltà economiche e logistiche di non poco conto. Risale a poche ore prima degli ultimi episodi un ulteriore avvertimento registratosi in un’altra area industriale, quella di località Aeroporto a Vibo, dove almeno 20 colpi di pistola sono stati esplosi all’indirizzo di un negozio di fiori, a riprova che, nonostante le sempre più frequenti denunce da parte degli imprenditori vessati, la criminalità continua imperterrita ad avanzare pretese di natura estorsiva.
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