Zambrone, patriottismo e religiosità nelle celebrazioni del 4 novembre
Sentita cerimonia dedicata alle Forze armate resa ancora più intensa dalla presenza delle reliquie di San Carlo Borromeo consegnate dalla diocesi di Milano alla parrocchia del centro tirrenico
Una ricorrenza all’insegna dell’emozione. Questo è stata la “Giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale” celebrata nelle forme più alte e solenni anche a Zambrone.
Comune dove, dopo 28 anni, è stato rinnovato lo spazio dedicato ai caduti in guerra: la statua appositamente realizzata nel 1988 dallo scultore Michele Zappino (“Madre che sorregge caduto”) è stata infatti pulita e lucidata; la lapide con i nomi dei caduti in guerra, ormai erosa dal tempo, è stata poi sostituita con quattro nuove lapidi. Razionalizzato anche lo spazio adiacente mediante la posa in opera di cubetti in porfido (che hanno ampliato lo spazio fruibile della piazza) e l’attivazione di quattro faretti.
Zambrone, completato l’ampliamento di piazza San Carlo
Presenti all’odierna cerimonia la rappresentanza dei carabinieri della stazione di Zungri (comandante Alessandro Cirillo), della Croce rossa italiana (col presidente della sede di Vibo Valentia, Caterina Muggeri originaria proprio di Zambrone) e il parroco don Luigi Scordmaglia.
Durante il suo intervento il sindaco Corrado L’Andolina ha affermato: «La commemorazione del 4 Novembre a Zambrone ricopre un ruolo particolare. Perché se da un lato si percepisce la solennità della circostanza, dall’altro questa data indica un giorno di festa. Il dolore per la perdita di tanti giovani, eroicamente caduti in guerra, s’incrocia con la gioia della festività religiosa. La gioia e il dolore, la vita e la morte, i poli dialettici in cui si dipana ogni esistenza. I caduti in guerra di Zambrone non portarono nulla con sé al fronte. Solo poche immagini e ricordi; certamente quelli del Patrono e della ricorrenza religiosa che riuniva (ieri come oggi) la comunità e gli affetti più cari».
Zambrone celebra San Carlo Borromeo
Questa giornata è stata resa ancora più intensa dalla presenza delle reliquie di San Carlo Borromeo (tre frammenti ossei e uno di cilicio) che sono state consegnate, ieri, permanentemente, dalla diocesi di Milano alla parrocchia del centro tirrenico. A seguire, la santa messa (il panegirico intessuto da don Sergio Meligrana) e la processione. Il tutto, sotto il sole di una giornata che ha esaltato e valorizzato tratti e squarci di intensa e nobile umanità, senso religioso e orgoglio di identità civile.