Molestie e minacce nei confronti di una donna, un arresto a Serra San Bruno
I carabinieri hanno attivato la procedura di codice rosso per garantire la protezione della vittima
I carabinieri della Stazione di Serra San Bruno, coordinati dalla Procura di Vibo Valentia (pm Maria Bernabei), hanno arrestato un soggetto del luogo per gravi molestie e minacce nei confronti di una giovane donna conosciuta in occasione di una cena. L’uomo, con condotte reiterate, ha cercato di contattare la vittima attraverso numerosi messaggi tramite la nota applicazione di messaggistica istantanea, telefonate incessanti e pedinamenti a Serra San Bruno. La persona colpita da provvedimento restrittivo, S. M., è stato posto agli arresti domiciliari grazie alla tempestività dei carabinieri che hanno attivato la procedura di codice rosso per garantire la protezione della donna. Le molestie subite dalla donna comprendono richieste di denaro, divulgazioni false di presunti rapporti sessuali, minacce di svelare situazioni inesistenti ai suoi genitori e tentativi ripetuti di toccarla nonostante le sue resistenze. L’uomo ha utilizzato espressioni intimidatorie aggiungendo ulteriori livelli di ansia alla vittima, tali da costringerla a modificare le sue abitudini quotidiane. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di denunciare tempestivamente situazioni di molestie e si impegnano a garantire la massima tutela alle vittime. Il comandante della Stazione carabinieri di Serra San Bruno esorta quindi tutte le donne a non esitare nel rivolgersi alle forze dell’ordine per ricevere supporto e conforto con l’ausilio di personale altamente specializzato nella trattazione dei casi di codice rosso. La persona offesa è assistita dall’avvocato Lia Staropoli che ha espresso gratitudine per il pronto intervento dei militari dell’Arma. “Mi sono complimentata con il comandante provinciale, colonnello Luca Toti, e con il comandante della Stazione dei carabinieri di Serra San Bruno, Giuseppe Grillo, che in sinergia con la Procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno liberato una giovanissima ragazza, vittima di atti persecutori, da un vero e proprio incubo durato quasi due anni”.
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