domenica,Dicembre 22 2024

Rifiuti e inquinamento ambientale nel Vibonese, i nomi degli indagati e i reati ipotizzati

Spiccano il patron del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio e il dirigente della Regione Gianfranco Comito

Rifiuti e inquinamento ambientale nel Vibonese, i nomi degli indagati e i reati ipotizzati
foto di repertorio
Eugenio Guarascio

Ci sono nomi di “peso” in Calabria e nel Vibonese nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Vibo che, attraverso un’opera sul “campo” messa in piedi dai carabinieri, mira a far luce sul ciclo di trasformazione dei rifiuti effettuato all’interno di un impianto di recupero con sede a Vazzano. Tra gli indagati ci sono infatti anche il patron del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio, 70 anni, di Lamezia Terme e sua sorella Ortenzia Guarascio, 59 anni, anche lei di Lamezia Terme. Nei loro confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Sono accusati del reato di inquinamento ambientale con condotta permanente ed iniziata nel 2021 a Catanzaro e Vazzano. Per la stessa ipotesi di reato sono indagati: l’ingegnere Gianfranco Comito, 66 anni, di Vibo Valentia, dirigente del settore Ambiente della Regione Calabria ed in passato anche consigliere comunale a Vibo Valentia con il Partito socialista; Giuseppe Antonio Caruso, 31 anni, di Lamezia Terme; Francesco Currado, 70 anni, di Curinga; Rosario Fruci, 50 anni, di Lamezia Terme; Maria Carmela Amato, 46 anni, di Cosenza; Alessandro Giardiello, 53 anni, di Castrolibero; Vincenzo De Matteis, 51 anni, di San Fili; Nicola Anselmo Ociello, 57 anni, di Vibo Valentia; Franco Dario Giuliano, 58 anni, di Ricadi. Per la realizzazione di una discarica non autorizzata sono invece indagati: Ortenzia Guarascio, Eugenio Guarascio, Giuseppe Antonio Caruso, Francesco Currado, Rosario Fruci, Maria Carmela Amato, Alessandro Giardiello. Nel mirino delle attività dei carabinieri dall’Aliquota operativa del Nor di Serra San Bruno che hanno operato assieme al Nipaaf dei carabinieri forestali di Vibo Valentia anche tre società: la Eco Call spa (con stabilimento a Vazzano, nel Vibonese) ed Ecologia Oggi, entrambe rappresentate da Ortenzia Guarascio, e 4EL Group. Per il reato di falsità ideologica sono invece indagati Ortensia Guarascio e Antonio Giuseppe Caruso (accertato a Vazzano in data 16 giugno 2021), mentre rivelazione di segreti d’ufficio è il reato per il quale sono indagati Vincenzo De Matteis e Franco Dario Giuliano. Per Gianfranco Comito e Nicola Anselmo Ociello anche l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio. Getto pericoloso di cose è infine il reato ipotizzato nei confronti di Ortensia Guarascio e Francesco Currado.
Al centro dell’attività investigativa il ciclo di trasformazione dei rifiuti effettuato all’interno di un impianto di recupero del Vibonese con sede a Vazzano, quello della Eco Call. L’azienda sita a Vazzano operante nel settore del recupero dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, avrebbe dovuto produrre ammendante compostato misto. La stessa di fatto, non rispettando la procedura prevista all’interno dell’autorizzazione integrata ambientale, generava un prodotto che non aveva perso la qualifica di rifiuto, contenente plastiche, vetri e metalli, anche pesanti come il cromo esavalente ed andando ad inquinare irrimediabilmente i terreni agricoli.

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