Truffa alle assicurazioni a Vibo: tre condanne e 18 prescrizioni
Gli imputati erano in totale 41 tra i quali anche un avvocato e due medici ospedalieri. La chiusura delle indagini, condotte dai carabinieri, risale al 2015, L’udienza preliminare è durata oltre tre anni e altrettanto per il processo. I falsi incidenti stradali a Mileto, San Calogero e Tropea
Sentenza del Tribunale collegiale di Vibo Valentia (presidente Tiziana Macrì, giudici a latere Roberta Ricotta e Giulia Conti) nel processo nato da una maxi-inchiesta che mirava a far luce su una serie di truffe alle assicurazioni. Gli imputati erano in totale 41 (due sono deceduti nelle more del processo). Alla pena di due anni, oltre al pagamento delle spese processuali il Tribunale ha condannato: Domenicantonio Arena e Giovanni Battista Arena, rispettivamente di 49 e 39 anni, il primo di Paravati di Mileto, il secondo di San Calogero., e poi anche Mylene Molina, 60 anni, di Tropea che, in qualità di medico ospedaliero in servizio all’ospedale di Tropea, avrebbe falsificato (secondo l’accusa) le certificazioni sanitarie attestanti false lesioni patite dai soggetti di volta in volta coinvolti nei falsi sinistri stradali. Il Tribunale ha ordinato la sospensione condizionale della pena. Per i due Arena in relazione all’ipotesi di falso per alcuni certificati medici è invece scattata la prescrizione. Altre prescrizioni incassano anche Mylene Molina e i seguenti imputati: Pietro Greco, 62 anni, di San Calogero; Agostino Ventrici, 63 anni, di San Calogero; Domenico Ventrici, 43 anni, di Vibo Valentia; Tomas Ventrici, 37 anni, di San Calogero; Antonio Calabria, 46 anni, di San Calogero; Giuseppe Santamaria, 48 anni, di Vibo Valentia, che nella sua qualità di legale, era accusato di aver patrocinato le controversie giudiziarie che sarebbero insorte in correlazione ai falsi sinistri. Prescrizione anche per i seguenti imputati: Emanuele Gentile, 35 anni, di Rombiolo; Vincenzo Crudo, 33 anni, di Rombiolo; Michelle Baldo, 32 anni, di Rombiolo; Pasqualina Ferraro, 65 anni, di Rombiolo; Maria Anna De Vita, 56 anni, di Tropea; Raffaele Euticchio, 39 anni, nativo di Tropea ma residente a Perugia; Giacomo Streva, 69 anni, medico specialista ortopedico, di Tropea; Giuseppe De Vita, 48 anni, di San Calogero; Nicola Fiamingo, 59 anni, di Zungri; Norma Rosa Accorinti, 60 anni, di Zungri; Salvatore Pititto, 56 anni, di Mileto; Rocco Baldo, 50 anni, di Mileto. Il Tribunale ha altresì dichiarato la falsità delle schede di Pronto Soccorso e la falsità di diversi certificati medici.
Le assoluzioni
Incassano l’assoluzione: Antonio Arena, 62 anni, di Paravati; Maria Carmela Arena, 59 anni, di Mileto; Sarina Margherita Nicolaci, 53 anni, di Paravati; Maria Antonia Nicolaci, 57 anni, di Paravati; Graziella Arena, 54 anni, di San Calogero; Palma Paglianiti, 61 anni, di San Calogero; Domenico Solano, 66 anni, di San Calogero; Gessica Solano, 35 anni, di San Calogero; Antonio Barbieri, 43 anni, di Pannaconi di Cessaniti; Stefano Preiti, 33 anni, di San Calogero; Emanuela Currà, 47 anni, di San Calogero; Domenico Preiti, 41 anni, di San Calogero; Rocco Durante, 44 anni, di Pizzo Calabro; Giuseppe Greco, 53 anni, di Pizzo; Salvatore Barbieri, 79 anni, di Pannaconi di Cessaniti; Maria Concetta Mazzeo, 41 anni, di Paravati; Concetta Lucifero, 63 anni, di Pannaconi; Giammaicol La Torre, 36 anni, di Tropea; Giasmara La Torre, 32 anni, di Tropea.
Assoluzioni da alcuni capi di imputazione ottengono anche: Giuseppe Santamaria, Mylene Molina, Giovanni Battista Arena e Domenicantonio Arena.
Parti lese: la Axa Assicurazioni, Unipol-Sai, società Cattolica, Alliance spa, Generali Italia, Fondiaria Assicurazioni spa, Milano assicurazioni. Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati: Tommaso Zavaglia, Demetrio Procopio, Francesco Rombolà, Antonio Porcelli, Emanuele Guzzo, Michele Accorinti, Salvatore Pisani, Salvatore Sorbilli, Michele Accorinti, Michele Pagnotta, Antonio Maccarone, Francesco Bagnato, Giuseppe Morelli, Giuseppe Varone, Francesco Muzzopappa, Vincenzo Graziano, Santina Zinnà, Sandro Franzè, Fortunata Staropoli, Santo Gurzillo, Paolo Paglianiti, Rossella Calabria, Michele Pagnotta, Giusepe De Luca, Francesco Massara, Sandro Mauro.
La lentezza della giustizia vibonese
I reati contestati coprivano un arco temporale che va dal 2007 al 2015, per cui su 21 capi d’imputazione ben 10 erano già caduti in prescrizione all’atto del rinvio a giudizio che risale al luglio del 2021. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari risale al 2015. La richiesta di rinvio a giudizio è stata invece inoltrata dalla Procura di Vibo Valentia (pm Concettina Iannazzo) nel 2017. Oltre due anni è durata l’udienza preliminare, con una serie di rinvii (sin dal 2018) per difetti di notifiche. Il risultato è che la prescrizione ha cancellato gran parte delle contestazioni messe in piedi grazie ad un meticoloso lavoro investigativo portato avanti dall’allora comandante della Stazione dei carabinieri di Vibo Nazzareno Lopreiato.
Truffa alle assicurazioni a Vibo: il processo non parte e si rischia la prescrizione