‘Ndrangheta: torna libero il fratello del boss e già vicesindaco di Briatico
Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’imputato coinvolto nell’inchiesta Maestrale-Carthago
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in accoglimento di un ricorso proposto dall’avvocato Giuseppe Bagnato, ha annullato l’ordinanza con la quale era stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Vincenzo Francesco Accorinti, detto “Franco”. L’imputato, 63 anni, di Briatico, era stato tratto in arresto nel maggio dello scorso anno per il reato di partecipazione ad un’associazione mafiosa e per il concorso in un’ipotesi estorsiva ai danni del gestore del villaggio turistico “Green Garden Club”, avvalendosi del metodo mafioso e al fine di agevolare gli interessi del sodalizio di appartenenza. Secondo l’accusa, Franco Accorinti, “quale associato di rilievo, avrebbe contribuito a delineare la strategia della cosca volta all’infiltrazione della locale pubblica amministrazione, anche intrattenendo rapporti diretti con uomini politici locali e condividendo con il fratello Antonino le scelte elettorali. Avrebbe, inoltre, svolto il ruolo di cassiere e custode di parte dei proventi delle attività illecite dell’omonima famiglia, ricevendo da esponenti di altre cosche la quota delle estorsioni spettante alla ‘ndrina Accorinti e da destinare al sostentamento degli altri associati detenuti, occupandosi anche di aiutare economicamente il fratello in carcere”. In passato Franco Accorinti aveva ricoperto l’incarico di consigliere comunale, di assessore e di vicesindaco del Comune di Briatico in un’amministrazione poi sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2002. Da ricordare che già nel dicembre scorso era intervenuta la Corte di Cassazione che, accogliendo i rilievi di legittimità sollevati dalla difesa, aveva annullato con rinvio l’ordinanza con la quale il Tribunale del Riesame aveva deciso a giugno di mantenere in carcere l’imputato, ordinando che venisse disposto un nuovo giudizio. A seguito dello studio e dell’ascolto delle intercettazioni di interesse, in sede di giudizio di rinvio, la difesa ha prodotto una memoria corredata da apposita consulenza trascrittiva e fonica al fine di dimostrare l’estraneità dell’Accorinti dalla vicenda estorsiva e da contesti mafiosi. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, dopo aver annullato l’ordinanza coercitiva, ha quindi disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato che il 22 gennaio scorso è stato rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia unitamente ad altri 187 imputati nell’ambito dell’operazione Maestrale-Carthago-Olimpo.
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