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Il “mafioso” di Toscani, il Coisp: «Torni a Vibo per combattere i pregiudizi» (VIDEO)

Il sindacato di polizia prende posizione sull’episodio che ha visto coinvolto un giovane vibonese e rispetto al quale il noto fotografo ha fornito chiarimenti. Lia Staropoli però incalza: «Le madri del Sud non partoriscono solo picciotti e ‘ndranghetisti»

Il “mafioso” di Toscani, il Coisp: «Torni a Vibo per combattere i pregiudizi» (VIDEO)

«Oliviero Toscani vada a Vibo Valentia per farsi fotografare con il giovane a cui ha rifiutato un selfie, magari coinvolgendo anche le scuole della città per una iniziativa di beneficenza e solidarietà, altrimenti saremo noi a recarci a Vibo per dimostrare che la Calabria non è fatta di falsi stereotipi».

Lo ha detto il segretario generale regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, commentando la polemica sulla reazione del noto fotografo davanti alla richiesta di una foto da parte di un giovane a margine di una iniziativa a Vibo Valentia.

Toscani rifiuta foto con studente. La motivazione? «Potresti essere un mafioso»

«Il ragazzo che ha dovuto registrare la folle reazione di Toscani – aggiunge Brugnano – è figlio di un luogotenente dei carabinieri e di una poliziotta, ma rappresenta comunque la Calabria che cresce in nome di ideali e di valori, che partecipa direttamente allo sviluppo culturale della nostra regione e che ha voglia di riscattarsi dai pregiudizi di tanti personaggi che arrivano in questa terra con la puzza sotto al naso. Ed allora Toscani torni a Vibo e dimostri di essere distante da tanti pregiudizi, oppure saremo noi, in rappresentanza delle forze dell’ordine della Calabria, che sono veramente in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, a recarci a Vibo – conclude Brugnano – per una iniziativa nelle scuole e per farci fotografare con gli studenti in nome della legalità».

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Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’associazione ConDivisa, Lia Staropoli. «Tra qualche giorno ritornerò al Liceo Scientifico “Berto” e vorrei avere l’onore di fare una foto con lo studente Vittorio Sibiriu, il ragazzo a cui il noto fotografo Oliviero Toscani ha negato una foto, con la motivazione “potresti essere un mafioso”. Ho già chiesto questa possibilità alla preside del Liceo “Berto”, Teresa Goffredo – aggiunge la Staropoli -, nel corso del nostro prossimo incontro. Non sono una persona nota ma, sono una persona di comprovata onestà, come la maggior parte delle persone in Calabria. Consapevoli della nostra difficile realtà e tra mille ostacoli, siamo in molti a non guadagnare con mafia e “antimafia dei finanziamenti”, cercando quotidianamente di evitare di conferire “consenso sociale” ai mafiosi. Siamo calabresi ma il nostro presente e il nostro futuro, dipendono dalle nostre scelte di ogni giorno, non dal luogo nel quale si nasce. Con la preside del Liceo “Berto”, Teresa Goffredo, cerchiamo di insegnare proprio questo ai ragazzi, attraverso i nostri incontri mensili. Le madri del Sud, non partoriscono solo picciotti e ‘ndranghetisti, ma formano persone oneste, talvolta eccezionali, senza contare che il Sud vanta abilissimi investigatori nelle Forze dell’ordine, come la mamma ed il papà di Vittorio, figlio di un carabiniere e di una poliziotta».

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