Operazione “Black Water” a Vibo Valentia, denunciati allevatori per reati ambientali
Le denunce dei carabinieri sono scattate a Dinami, Rombiolo e Soriano Calabro. L'attività coordinata dal Procuratore Camillo Falvo
Controlli ambientali su vasta scala sono in corso in provincia di Vibo Valentia nell’ambito dell’operazione denominata “Black Water”. Si tratta di un’attività disposta dai vertici regionali dell’Arma territoriale e forestale e condotta sotto il coordinamento del Procuratore Camillo Falvo. All’attività hanno preso parte – oltre ai Carabinieri della linea territoriale e forestale – anche i Reparti Speciali, in particolare, l’8º Nucleo Elicotteri, i NAS e i Carabinieri Tutela Lavoro. I controlli effettuati finora hanno portato a risultati significativi sul piano della tutela ambientale specie dei luoghi ove si trovano allevamenti zootecnici in cui vengono allevati animali per fini agricoli o di produzione. A Dinami, un allevatore è stato denunciato per aver riversato centinaia di metri cubi di letame direttamente sul terreno senza autorizzazione. Inoltre è stato individuato uno scarico non autorizzato di reflui liquidi provenienti dall’ovile. Il non corretto smaltimento di letame può causare l’inquinamento delle acque sotterranee e superficiali a causa del rilascio di sostanze nutrienti in eccesso, come azoto e fosforo e può contribuire alle emissioni di gas serra, come il metano e l’ossido nitroso.
A Soriano Calabro, un altro allevatore è stato deferito per lo smaltimento non autorizzato delle carcasse degli animali e per l’assenza del piano di spandimento degli effluenti zootecnici. Nello stesso allevamento, i Carabinieri del NAS hanno contestato violazioni amministrative per un importo di 1.500 euro per un deposito non autorizzato di latte privo dei requisiti igienico-sanitari. Inoltre è stata disposta la sospensione dell’attività in attesa delle determinazioni dell’autorità sanitaria e l’area è stata sottoposta a sequestro. A Rombiolo è stata sequestrata una condotta di scarico usata abusivamente per sversare deiezioni animali con acqua bianche fino a defluire nel torrente Ruffa. In questo caso l’attività imprenditoriale è stata sospesa e il titolare denunciato per aver impiegato anche lavoratori stranieri non in regola e privi di permesso di soggiorno. Il coordinamento efficace tra la Procura della Repubblica di Vibo Valentia e l’Arma della linea Territoriale, Forestale e Speciale sta gettando le basi per un futuro ambientale più sostenibile nella provincia. L’operazione “Black Water” è la prosecuzione delle campagne ambientali già condotte nella provincia (controllo depuratori, attività costiere e frantoi) e va a consolidare ancora una volta l’unità d’intenti nel contrastare attivamente le violazioni ambientali e promuovere la salvaguardia dell’ecosistema locale. La tutela dell’ambiente è un impegno condiviso e il forte legame tra l’autorità giudiziaria, le forze dell’ordine e la cittadinanza – sempre più sensibile nel segnalare situazioni di rischio – crea una sinergia fondamentale per affrontare questioni così complesse.
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