La famiglia di Rino Gattuso nel mirino del racket: scattano due arresti
Le accuse sono di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le persone finite in manette sarebbero anche responsabili di atti intimidatori tra cui l'incendio di autovetture dei familiari del calciatore
di Matteo Lauria
La famiglia del campione del mondo Rino Gattuso nel mirino dei signori del pizzo a Schiavonea. In manette due persone: Aldo Abbruzzese, 51 anni, pregiudicato di lunga data, e l’extracomunitario Hamil Mustafà, 42 anni, di origine marocchina. I due sono stati accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, con l’accusa di essere i responsabili di atti intimidatori, tra cui l’incendio di autovetture, ai danni della famiglia Gattuso. L’operazione è stata condotta con grande maestria questa mattina dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, sotto il comando del tenente colonnello Marco Filippi. L’arresto è stato eseguito in seguito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Secondo l’attività d’indagine, Abbruzzese e Mustafà avrebbero agito in concorso per compiere una serie di atti intimidatori contro la famiglia Gattuso. La loro condotta criminale, caratterizzata da estorsioni mirate, avrebbe avuto luogo nei mesi di aprile, ottobre e dicembre del 2023, con l’obiettivo di costringere la famiglia al pagamento di una considerevole somma di denaro. Questo pagamento era legato alla presunta realizzazione di un impianto fotovoltaico. Le indagini hanno rivelato che gli estorsori hanno danneggiato diverse autovetture appartenenti alla famiglia Gattuso, anche attraverso l’uso di incendi dolosi, creando un clima di terrore e ansia tra le vittime. La somma richiesta è stata, fortunatamente, riscossa solo parzialmente prima che l’attività criminale venisse interrotta. CONTINUA A LEGGERE QUI: I familiari di Rino Gattuso nel mirino del racket, 2 arresti: incendi e minacce per costringerli a pagare il pizzo