Falvo: «Nessun magistrato vuole lavorare a Vibo, Lamezia o Crotone»
Il procuratore di Vibo all’inaugurazione dell’anno giudiziario ribadisce il suo allarme e offre una soluzione: «Incentivi economici per attirare colleghi esperti e punteggi aggiuntivi per far restare i nuovi»
di Alessia Truzzolillo
Nonostante a Vibo Valentia le cose siano migliorate tantissimo, resta il problema della stabilità: arrivano magistrati alla prima esperienza che dopo tre anni decidono di chiedere il trasferimento. Di stabilità e sedi disagiate ha parlato il procuratore Camillo Falvo nel corso del suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024. «A Vibo le cose sono migliorate tantissimo dal punto di vista del penale – ha detto Falvo –. In Tribunale sono riusciti a portare a termine tanti processi: Rimpiazzo, Nemea, Rinascita Scott, Stammer, c’è ancora Costa Pulita. Il risultato è stato che, rispetto a qualche anno fa, la situazione è cambiata notevolmente. Tanto è vero che quella che era la provincia con il più alto tasso di crimini violenti in Italia, quest’anno non ha avuto nessun omicidio se non una lupara bianca. Non era mai successo. Viaggiavamo nell’ordine degli otto-nove omicidi all’anno e 15/20 tentati omicidi. Abbiamo avuto una lupara bianca e due tentati omicidi». CONTINUA A LEGGERE QUI: Falvo: «Nessun magistrato vuole lavorare a Vibo, Lamezia o Crotone. Restano per tre anni, poi vanno via»