Maestrale: Cassazione ordina nuovo Riesame per presunto boss di San Giovanni di Mileto
Indicato come uno dei promotori del locale di ‘ndrangheta, si sarebbe occupato di estorsioni e del sostentamento economico ai sodali detenuti
La sesta sezione penale della Cassazione ha annullato l’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Catanzaro confermativa della custodia cautelare in carcere nei confronti di Fortunato Tavella, 67 anni, detto “Nato”, di San Giovanni di Mileto. Tavella è detenuto nell’ambito dell’operazione antimafia Maestrale-Carthago ed è stato di recente rinviato a giudizio dal gup distrettuale di Catanzaro quale promotore – insieme ad altri – del “locale” di ‘ndrangheta di Mileto. Risponde anche di estorsione pluriaggravata e detenzione di armi. In particolare l’imputazione spiega che “Fortunato Tavella, in qualità di promotore ed organizzatore del locale di Mileto – riconosciuto quale soggetto di spicco del sodalizio mafioso ed inserito nella Società maggiore quale appartenente alla ‘ndrina di San Giovanni di Mileto – , avrebbe intrattenuto “rapporti stretti e talora anche conflittuali con gli altri esponenti del locale di ‘ndrangheta, pienamente inserito nelle dinamiche associative ed in grado di dirigere il proprio gruppo familiare”. Avrebbe così contribuito alla realizzazione degli obiettivi da perseguirsi e delle azioni delittuose da compiere, gestendo anche i rapporti e gli equilibri con gli altri gruppi criminali della zona e garantendo il controllo del territorio anche arrogandosi il diritto ad una sorta di prelazione mafiosa in caso di compravendita di terreni nella zona di sua competenza. Fortunato Tavella si sarebbe occupato anche del “sostentamento economico ai sodali detenuti, attraverso la gestione delle attività estorsive, intrattenendo rapporti strutturali di connivenza con l’imprenditoria locale e interagendo con le vittime, partecipando infine alla spartizione dei proventi estorsivi per conto della ‘ndrina di appartenenza”. L’operazione per quanto riguarda la specifica posizione di Fortunato Tavella – per il quale sarà quindi necessario un nuovo Riesame – fa menzione delle dichiarazioni dei collaboratori Michele Iannello, Andrea Mantella, Raffaele Moscato e Albanese. Tavella è difeso dagli avvocati Tommaso Zavaglia e Diego Brancia.
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