VIDEO | Mura Greche, per l’esperto il caso è chiuso
Dopo la visita dei deputati Cinquestelle Nicola Morra e Dalila Nesci, ma soprattutto dopo le parole dello storico dell'arte Tomaso Montanari, portato a Vibo proprio dai grillini, la querelle può considerarsi finita. "I lavori vadano avanti".
La storia delle Mura Greche è forse ad un epilogo. O meglio, per i tanti comitati e appassionati della storia cittadina l’incontro di ieri chiude il sipario su una querelle che dura ormai da quasi un anno e che ha visto in campo diversi attori combattersi a suon di “chi ne sapeva di più” sulle leggi e sui regolamenti di tutela e salvaguardia dei beni culturali. Il sipario delle polemiche si chiude perché i comitati, richiamando l’attenzione della politica “amica”, sono rimasti con l’amaro in bocca quando Dalila Nesci, Nicola Morra e soprattutto l’esperto Tomaso Montanari ha spiegato – al ritorno del sopralluogo sul sito – come la procedura in itinere può considerarsi soddisfacente. Non una resa incondizionata al solito “modus operandi”, ma una presa di coscienza seria e decisa. Politicamente e professionalmente.
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Il punto, in sintesi, è questo: allo stato attuale, con i finanziamenti in corso, con i danni risalenti a prima del 2012, con la necessità di finire una strada importante per la collettività e con la necessità – per quanto possibile ora – di tutelare i preziosi reperti storici, è molto meglio proseguire così come si sta facendo.
Che, nell’idea di Montanari, esprime a pieno una riflessione a suo modo diversa e per certi versi renziana. Non ostacolare i lavori quando ormai il danno in parte è fatto e garantire ai cittadini, visti i soldi spesi, la conclusione dei lavori. Tutelare, insomma, gli interessi del pubblico e contemporaneamente salvaguardare quel che resta delle Mura Greche.
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Di sicuro ai comitati, battaglieri e sentinelle di civiltà, va il pregio di aver tenuto in piedi una storia che in alternativa sarebbe stata sepolta nell’indifferenza generale. E, come spiegato poi dalla deputata Dalila Nesci, l’inizio di una nuova era fatta di trasparenza, di attenzione, di naturale scambio di informazioni tra politica e cittadini.