LA LETTERA | “La neurologia di Vibo Valentia esempio di buona sanità”
La testimonianza di un paziente dello “Jazzolino” resa nota dall’Asp: «Se oggi sono vivo lo devo a loro tutti, persone prima che professionisti, dotati di grande umanità, umiltà e rispetto. L'impegno e la passione che quotidianamente impiegano è tangibile»
Nei giorni scorsi agli uffici dell’Asp di Vibo Valentia, è pervenuta una lettera aperta di ringraziamento da parte di un utente. La lettera è legata all’assistenza di cui ha potuto godere durante il suo ricovero presso l’Unità operativa di Neurologia dell’ospedale di Vibo Valentia diretta dal dottor Domenico Consoli.
«Una testimonianza di gratitudine verso medici e infermieri – si legge in una nota dell’azienda – che hanno dimostrato professionalità e umanità nel corso della sua degenza. La Direzione strategica e la Direzione generale di questa Azienda Sanitaria, nell’affermare che il comportamento degli operatori dell’U. O. di Neurologia rientra in ciò che dovrebbe rappresentare l’ovvio e la normalità nella cura degli ammalati, non possono tuttavia, non evidenziare come la testimonianza del paziente rappresenti un’ulteriore conferma delle qualificate e valorose professionalità esistenti all’interno dell’Azienda Sanitaria di Vibo, grazie alle quali è possibile offrire a tutti i cittadini una buona sanità e a far crescere la fiducia negli stessi».
La neurologia di Vibo tra le prime tre in Italia
Di seguito la lettera del paziente dello “Jazzolino” inviata all’Asp:
“Mi chiamo Michele Gallo e di mestiere faccio l’artigiano falegname in un piccolo paese della provincia di Catanzaro. Qualche giorno fa, a causa di un malore, sono stato ricoverato in questo ospedale, nel reparto di Neurologia. Ritrovandomi qua ho potuto osservare da cittadino qualunque quale sono l’operato di alcuni medici e infermieri, da qui la scelta di scrivere questa sorta di lettera aperta all’ospedale ed in particolare al reparto di Neurologia che, mi ha ospitato e curato. Il motivo di questa scelta è semplice: spezzare una lancia a favore di questa nostra sanità cosi mal parlata e bistrattata avvolta da maldicenze e pregiudizi che quotidianamente si sprecano. Al contrario, io ho trovato una squadra efficientissima, preparata, disponibile, credo che ciò sia dovuto soprattutto ad un “capitano-allenatore” bravissimo. Non è un caso se mi servo di questo termine “sportivo”, ma è proprio per evidenziare come le cose funzionino quando si lavora in squadra, sotto la supervisione di un grande capo squadra, in questo particolare caso: il primario di neurologia. Se oggi sono vivo lo devo a loro tutti, persone prima che professionisti, dotati di grande umanità, umiltà e rispetto. L’impegno e la passione che quotidianamente impiegano per tutti; indistintamente senza badare a differenze di sesso, razza o religione è tangibile. Vi voglio ringraziare apertamente di vero cuore, con la speranza e l’augurio di non cambiare mai, anzi continuate sempre cosi, perché siete l’orgoglio di questa città ed il riscatto di questa regione cosi bella e capace. Continuate cosi ragazzi! E vinceremo lo scudetto e visto che, a livello nazionale siamo fra i primi in classifica, perché non sognare? Magari una coppa Europea?”.