Nuovo ospedale, la Cgil tuona: «Assurdo dilatare ancora i tempi»
Per la segreteria provinciale, il territorio subisce «scelte prese altrove quando i lavori potrebbero partire anche domani mattina»
«Come Cgil abbiamo più volte insistito a trattare con una evidente priorità il problema per la costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Questo perché, pur avendo superato i molteplici ostacoli che ne hanno impedito per anni la possibile realizzazione, rimane, ancora oggi, la preoccupazione di un territorio fortemente indebolito nella sua determinazione politica ed Istituzionale».
La segreteria provinciale della Cgil torna sulla dibattuta questione della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, richiamando l’attenzione su una tempistica che sembra ormai dilatarsi verso tempi indefiniti.
«Non stiamo ad una accezione di carattere polemico – precisa il sindacato -, quanto ad una considerazione preoccupata sulle difficoltà di concretizzare gli investimenti e le opere di fondamentale importanza per il nostro territorio. Quello che poniamo in evidenza sulla costruzione del nuovo ospedale non è più una questione di vincoli o di fattibilità dell’opera, ormai ampiamente superati, ma una ingiustificata dilatazione dei tempi previsti, nella primavera del 2017, per l’avvio dei lavori».
Per la Cgil si tratta di «una data decisa in sede dipartimentale e di cui il territorio, nelle sue istanze e competenze, non ne ha vagliato ed eccepito le evidenti incongruenze. Siamo alle solite responsabilità, che mancano sul territorio, di coordinare e governare le proprie funzioni sui progetti interessati, subendo tacitamente le scelte definite dagli altri. Fatto, oltremodo, preoccupante anche per motivi di sicurezza, avendo a considerare i particolari rischi sismici a cui è sottoposta la vecchia e fatiscente struttura ospedaliera».
I lavori, secondo quanto sostiene la segreteria provinciale, «volendo essere intransigenti», si potrebbero «avviare già da domani mattina. Trascorsi da giorni i tempi tecnici sulla valutazione degli impatti ambientali i cantieri potrebbero avviare la costruzione dei lavori complementari (strade, fossi, ecc.), senza attendere tutti i passaggi ancora da espletare fino al progetto esecutivo. Se si avessero a considerare l’importanza e gli effetti positivi, materiali ed immateriali, dell’opera per il nostro territorio, forse ne guadagneremmo un po’ tutti, anche di fiducia e di credibilità».