Operazione Olimpo, secondo annullamento con rinvio per Francesco La Rosa
Decisione della Cassazione per il 53enne di Tropea detenuto in regime di carcere duro
Secondo annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione per la posizione di Francesco La Rosa, 53 anni, di Tropea, alias “U Bimbu”, coinvolto nell’operazione antimafia denominata Olimpo. In accoglimento dei ricorsi presentati dagli avvocati Francesco Lojacono, Leopoldo Marchese e Guido Contestabile, la Suprema Corte ha disposto l’annullamento con rinvio relativamente al capo associativo (associazione mafiosa quale esponente di spicco dell’omonimo clan di Tropea), nonché in ordine a due capi di imputazione con i quali sono contestate a Francesco La Rosa condotte estorsive aggravate dal metodo mafioso, una nei confronti della ditta Troiolo e l’altra nei confronti delle ditte che stavano realizzando dei lavori all’ospedale di Tropea.Sarà pertanto necessario ritornare davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro per una nuova decisione. Francesco La Rosa – per il quale la Dda ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio – si trova attualmente detenuto in regime di carcere duro (41 bis dell’ordinamento penitenziario). Stesso stato detentivo per il fratello Antonio La Rosa, alias “Ciondolino”, ritenuto il boss dell’omonimo clan.
LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta: 57 le richieste di rito abbreviato per i vibonesi di Olimpo, Maestrale e Imperium
Operazione Olimpo: annullamento con rinvio per il sequestro dell’impresa di Paolo Ripepi di Ricadi