Il procedimento Maestrale a Catanzaro fa slittare a Vibo il processo al deputato Tucci del M5S
Un legittimo impedimento dei difensori ha portato il Tribunale a rinviare l’udienza che vede il parlamentare dei Cinque Stelle a giudizio per frode fiscale. Secondo le indagini della Guardia di finanza attraverso false fatture sarebbe stato alimentato un “sistema” di evasione
Mancanza dei testi da escutere in aula ma soprattutto un legittimo impedimento da parte di due difensori (gli avvocati Michelangelo Miceli e Leopoldo Marchese) impegnati nell’udienza preliminare dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro per il procedimento penale nato dalle operazioni antimafia Maestrale-Carthago, Olimpo ed Imperium. Questo il motivo che ha portato il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Giulia Conti, a rinviare il processo che vede imputato per frode fiscale anche il deputato del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Tucci. Se ne riparlerà l’11 gennaio prossimo, quindi, per un procedimento penale che vedi imputati anche Adriano Tucci, 37 anni, di Ionadi, cugino del deputato vibonese, Vincenzo Schiavello, 48 anni, di Vibo Valentia, ex socio di Tucci e Domenico Garcea, 36 anni, di Ionadi (amministratore unico dal 30 giugno 2016 in sostituzione di Luigino Schiavello). Dichiarazioni fraudolente, mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti per evadere le imposte aumentando i costi, è l’ipotesi di reato contestata, attraverso due capi di imputazione, al deputato vibonese del M5S Riccardo Tucci. In particolare, Riccardo Tucci nella sua qualità di legale rappresentante della cooperativa “Assistenza Servizi telematici satellitari” sino al 19 marzo 2018, “al fine di evadere le imposte aumentando i costi da portare in deduzione del reddito e in detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, dopo aver fatto annotare nella contabilità della società una fattura del 10 marzo 2015 emessa dalla Autolettrosat srl, relativa ad operazioni oggettivamente inesistenti, la utilizzava nelle dichiarazioni delle imposte dirette e dell’Iva dell’anno 2015 ed in tal modo evadeva le imposte per un ammontare pari a 9mila euro”. Il reato porta quale luogo di commissione Vibo Valentia in data 19 settembre 2016.
Per quanto riguarda, invece, il secondo capo di imputazione, dal 31 ottobre 2014 al 28 febbraio 2018 “con una pluralità di azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di legale rappresentante della “Assistenza Servizi telematici satellitari” sino al 19 marzo 2018,al fine di consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sull’Iva alla Autolettrosat srl”, Riccardo Tucci emetteva una serie di fatture che per gli inquirenti sono relative “ad operazioni oggettivamente inesistenti per un ammontare” così diviso: anno 2014 euro 18.300,00, anno 2015 euro 222.400, anno 2016 euro 204.600,00 euro, anno 2017 euro 219. 600,00, anno 2018 euro 36.600,00. Nei confronti di Riccardo Tucci il gip ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca della somma di euro 9.000,00. Sequestro confermato poi dal Tribunale del Riesame ed anche dalla Cassazione che hanno rigettato sul punto il ricorso del deputato vibonese. Gli avvocati difensori sono Vincenzo Trungadi, Michelangelo Miceli, Leopoldo Marchese e Salvatore Pronestì. PER TUTTE LE ALTRE CONTESTAZIONI LEGGI QUI: Frode fiscale: ecco tutte le accuse mosse al deputato Riccardo Tucci del M5S
Frode fiscale: la Cassazione rigetta il ricorso del deputato vibonese Riccardo Tucci
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