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Mileto: il gesto di venerazione a Maria nel giorno dell’Immacolata

Durante una cerimonia presieduta dal vescovo anche quest’anno i vigili del fuoco hanno provveduto a deporre una corona ai piedi della stele della Vergine

Mileto: il gesto di venerazione a Maria nel giorno dell’Immacolata

Partecipazione numerosa di fedeli al consueto atto di venerazione alla stele dell’Immacolata Concezione che campeggia su un alto pilone situato in piazza Badia. La cerimonia si ripete a Mileto dal lontano 2004. Essa fu istituita dall’allora vescovo Domenico Tarcisio Cortese per commemorare il 50esimo anniversario della riposizione della statua della Madonna al centro dello spazio pubblico. Il suo arrivo nella cittadina normanna fu fortemente voluto dal parroco Praticò, in occasione della 150esima ricorrenza del dogma della Immacolata Concezione, proclamato da Papa Pio IX nel lontano 8 dicembre del 1854. L’atto di venerazione alla Vergine Maria si svolge annualmente in parallelo con quello che nella stessa giornata di festa il Papa compie a Roma, davanti alla statua della Madonna realizzata da Giuseppe Obici, collocata in piazza di Spagna su un’alta colonna proveniente dal Campo Marzio. A Mileto la cerimonia è stata presieduta dal vescovo della diocesi, monsignor Attilio Nostro, alla presenza delle massime autorità politiche, civili e militari del territorio.

Dopo la recita del santo rosario e la lettura di alcuni brani evangelici, il momento più atteso si è consumato al crepuscolo, quando in scena sono entrati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo Valentia, i quali come ormai tradizione hanno provveduto a deporre ai piedi della statua della Madonna la corona di fiori, precedentemente benedetta dal presule. Frangenti e gesti di forte impatto emotivo, suggellati dallo scrosciante applauso e dalla commozione dei presenti. «Maria riceve una gioia enorme ed incontenibile – ha sottolineato nell’occasione il presule della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea – perché sa che diventerà la madre di Dio, colei il cui sì permetterà l’incarnazione. Quindi decide di condividere tutto questo, le sue fatiche, le sue difficoltà, ma appunto anche la sua gioia, con la cugina Elisabetta, sicura che da madre a madre avrebbe compreso questo mistero. Tale condivisione diventa a quel punto anche la nostra. E allora, oggi, in questo omaggio floreale è rappresentato il nostro grazie a Maria, per aver detto sì a Dio e per essere diventata sotto la croce di Cristo madre della Chiesa, di ogni discepolo, di ognuno di noi. E come mamma – ha concluso – noi possiamo confidare in lei sapendo che conosce il nostro cuore e intercede presso Dio, affinché conosciamo tempi di pace, serenità, gioia, progresso e fraternità». Al termine dell’atto di venerazione e di deposizione dell’omaggio floreale i fedeli si sono trasferiti nella vicina chiesa matrice dedicata alla Santissima Trinità e a San Benedetto, per partecipare alla santa messa celebrata dallo stesso monsignor Nostro.

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