Scomparsa di Maria Chindamo, l’attenzione si sposta sul lago dell’Aquila – VIDEO
Gli inquirenti ipotizzano che la donna, dopo essere stata uccisa, possa essere stata gettata in un bacino nei pressi di Laureana di Borrello
E’ stata inghiottita dal nulla. Dal 6 maggio scorso, giorno in cui si è recata in un fondo di sua proprietà sito in contrada Montalto di Limbadi, di Maria Chindamo si sono perse le tracce. Che la donna sia stato uccisa gli inquirenti non nutrono, ormai da tempo, più dubbi. Resta il fatto, però, che il corpo non è ancora stato trovato.
All’indomani della scomparsa il territorio circostante è stato setacciato anche con l’ausilio delle ruspe. Ma ogni sforzo si è però rivelato vano. Adesso l’attenzione della Procura di Vibo Valentia, che ad oggi non ha iscritto nessuna persona nel registro degli indagati, pare si stia concentrando sul laghetto dell’Aquila, nel territorio di Laureana di Borrello, i cui fondali potrebbero celare la chiave del mistero. Un bacino d’acqua che potrebbe ora essere sottoposto ad accurate ispezioni.
E’ difficile senza la salma, quindi in assenza di una prova inconfutabile che si sia consumato un omicidio, risalire all’autore dello stesso ed all’eventuale mandante. Pertanto, al momento si sta lavorando solo su delle ipotesi. Nulla di più. Ci vuole ben altro per venire a capo di una vicenda che da tempo ha assunto i contorni del giallo. Da qui la decisione degli inquirenti di avviare i controlli sul lago. Intanto i familiari dell’imprenditrice agricola continuano a sperare o quantomeno contano di avere una tomba su cui piangere la congiunta.