Terremoto nel Vibonese, la Nesci interroga Renzi
La deputata del Movimento 5 stelle chiede al premier di conoscere «lo stato di sicurezza e di adeguamento antisismico delle scuole e degli ospedali della provincia e dell'intera regione». Aggiungendo: «È ora di passare ai fatti»
A seguito della scossa di terremoto che ieri ha interessato la provincia di Vibo Valentia, determinando la chiusura delle scuole, la deputata M5s Dalila Nesci ha interrogato il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, per sapere «qual è lo stato di sicurezza e di adeguamento antisismico delle scuole e degli ospedali della provincia di Vibo Valentia e dell’intera regione Calabria secondo gli elementi disponibili» e «quali interventi intenda disporre per garantire la sicurezza nelle scuole e negli ospedali della predetta provincia e dell’intera regione».
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Sul tema della sicurezza delle scuole, la parlamentare ha ricordato al primo ministro d’avergli già scritto, nel dicembre 2015, chiedendo «interventi per garantire il diritto allo studio nelle scuole della Provincia di Vibo Valentia, priva di risorse adeguate, peraltro proponendo con apposita interpellanza, la n. 2-00807 del 16 gennaio 2015, un aumento dei trasferimenti centrali per l’espletamento delle funzioni spettanti alle province, purtroppo senza riscontro positivo».
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Il 15 novembre 2013 la parlamentare 5 stelle partecipò, dopo aver promosso in prima persona l’iniziativa, a un tavolo tecnico sui problemi dell’edilizia scolastica a Tropea (Vv), «anche all’insegna del pieno coinvolgimento e della partecipazione dei genitori degli studenti».
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Nell’atto di sindacato ispettivo Nesci ha rammentato a Renzi il programma di 3,7 miliardi di euro, annunciato nel marzo scorso dal presidente del Consiglio e con la collaborazione dell’architetto Renzo Piano, per la realizzazione di nuove scuole sicure. Per la deputata: «È giunta l’ora di passare ai fatti».