venerdì,Novembre 22 2024

Intimidazione al direttore del Museo della Certosa, solidarietà da Arturo Bova

Il consigliere regionale denuncia «segnali sempre più preoccupanti» e rinnova l’invito al viceministro Bubbico per un incontro con sindaci e mondo sociale.

Intimidazione al direttore del Museo della Certosa, solidarietà da Arturo Bova

Non è passato inosservato l’incendio che nella giornata di ieri, a Serra San Bruno, ha quasi completamente distrutto l’auto del direttore del Museo della Certosa, Fabio Tassone, parcheggiata proprio a ridosso delle mura del monastero serrese. Un fatto, sul quale sono in corso le indagini, che desta non poca preoccupazione anche per la temerarietà del gesto, compiuto in pieno giorno, intorno alle 13.30.

Ancora intimidazioni nel Vibonese: altre due auto date alle fiamme

Sull’accaduto è da registrare l’intervento del consigliere regionale Arturo Bova, esponente del Pd eletto nelle fila di Democratici e progressisti, che ha fatto pervenire un messaggio di solidarietà. «Gli ultimi fatti di cronaca – riferisce Bova – certificano quanto in Calabria l’allarme criminalità abbia raggiunto livelli ormai intollerabili. Il persistere di pesantissime minacce nei confronti di sindaci, amministratori pubblici e di quanti costituiscono un punto di riferimento per tutta la comunità, sono segnali sempre più preoccupanti in una regione che sta già faticosamente cercando di fronteggiare difficoltà e disagi economici e sociali».

L’ex sindaco di Amaroni, anch’egli in passato oggetto di pesanti intimidazioni, spiega come sia «più che mai necessario intervenire con risolutezza, puntando su uno sforzo comune, il solo, capace di produrre risultati sicuri ed efficaci. Ribadiamo l’importanza di un confronto ad hoc in Calabria tra sindaci e rappresentanze del mondo sociale, alla presenza del vice ministro dell’Interno Bubbico, per condividere una vera e propria strategia d’intervento concreta ed efficace. Allo Stato – conclude – rinnoviamo la richiesta di una costante attenzione per la Calabria ed in particolare per garantire l’agibilità democratica e la sicurezza delle persone».

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