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Bimba di 12 anni tra le vittime dell’ultimo viaggio della speranza, la salma accolta al porto di Vibo – Video

Soccorsi dalla ong tedesca Sea Eye, i sopravvissuti hanno viaggiato con i cadaveri a bordo. Un bambino ha vegliato sul corpo della sorellina

Bimba di 12 anni tra le vittime dell’ultimo viaggio della speranza, la salma accolta al porto di Vibo – Video

«Erano stremati. Un uomo con ustioni su tutto il corpo è stato trasferito al centro specializzato di Catania, mentre una donna al nono mese di gravidanza è stata ricoverata allo Jazzolino. C’erano pure due bambini di pochi mesi. E c’erano soprattutto quattro cadaveri». Vincenza Curigliano volontaria dell’associazione di protezione civile Augustus traccia il bilancio dei migranti sopravvissuti alla tragica traversata che ha provocato quattro vittime. Soccorsi dalla ong tedesca Sea Eye per poi essere trasbordati e condotti nel porto sicuro di Vibo Marina. Hanno trascorso la loro prima notte nella tensostruttura mobile allestita dal Ministero dell’Interno. Vincenza vive con grande coinvolgimento emotivo ciò che accade attorno a lei. Ci sono i più piccoli, ma ci sono anche le loro mamme, così provate, ma anche coraggiose: «Fa uno strano effetto vedere queste donne della mia età che hanno affrontato un viaggio della speranza per salvare i loro piccoli. Ho anch’io un figlio di due anni. Vorrei poter fare di più per queste persone», dice rammaricata. Quattro dei 48 migranti approdati al porto di Vibo Marina non ce l’hanno fatta. Chi per annegamento, chi per le esalazioni da idrocarburi. I sopravvissuti hanno viaggiato con i cadaveri a bordo. Un’esperienza enormemente traumatica per un bambino che non avrà più di 10 anni accolto insieme alla madre dagli operatori dell’associazione Augustus. Il piccolo ha raggiunto le coste calabresi vegliando il corpo della sorellina di 12 anni morta durante la traversata. «Il feretro della bambina, chiuso in una bara bianca, è stato accompagnato dalla mamma e dal fratello più piccolo. Erano straziati – racconta la volontaria -. Ci siamo presi cura del bimbo. Gli abbiamo consegnato alcune matite colorate e un album che il piccolo ha riempito con disegni di fiori, cubi e un uccello che vola libero nel cielo». Mentre sfoglia l’album Vincenza scorge una scritta a caratteri cubitali: «Peace be still», scrive il fratellino della bimba deceduta: «Sarà pace». Un messaggio di speranza dopo tanto dolore per la tragica perdita della sorella.

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