Anziano truffato, raggirato e minacciato a Serra, condanna annullata con rinvio
Processo di secondo grado da rifare in accoglimento di un ricorso in Cassazione presentato dai difensori dell’imputato. La vicenda venuta alla luce nel 2015
Sarà necessario un nuovo processo di secondo grado nei confronti di Michele Gamo, 57 anni, di Serra San Bruno, condannato in appello a 8 anni di reclusione (così come in primo grado a Vibo). Ad annullare con rinvio la condanna è stata la Cassazione, in accoglimento di un ricorso degli avvocati Giuseppe Orecchio e Giuseppe Grande. Michele Gamo era stato arrestato nel febbraio 2015 con l’accusa di truffa ed estorsione aggravata nei confronti di un anziano suo concittadino. L’anziano, disperato, si era rivolto ai carabinieri in preda ad una crisi depressiva. La condizione psicologica sarebbe stata causata da Michele Gamo che, con minacce, promesse e raggiri lo avrebbe indotto a cedere alle sue richieste con cessioni di denaro per decine di migliaia di euro. Le minacce nei confronti della vittima sarebbero proseguite anche durante la degenza in ospedale. Nelle telefonate minatorie l’indagato sarebbe arrivato – stando alle indagini dei carabinieri – a simulare la voce di donna, che prometteva all’anziano un rapporto “sentimentale” in cambio di soldi.
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