Danni del maltempo a Maierato, Amministrazione al lavoro
Per il sindaco Silvaggio il comune paga la «disattenzione delle precedenti amministrazioni in materia di dissesto idrogeologico». Il depuratore, intanto, è stato parzialmente ripristinato
«Due piogge, due disagi. È questo il risultato di quanto accaduto a Maierato e mette a nudo la fragilità del territorio e di tutte quelle politiche attuate fino ad oggi dai precedenti amministratori. Già il 9 agosto scorso, la pioggia caduta nel corso alle prime luci dell’alba (87mm in poche ore) aveva messo in ginocchio il quartiere della Fontana Vecchia. L’apice dei disagi è stato raggiunto lo scorso 8 settembre quando i 101mm di pioggia caduti nell’arco di poco più di una sola ora hanno letteralmente sconquassato Maierato».
L’amministrazione comunale di Maierato interviene per fare il punto sui danni causati, in due distinte, occasioni dal maltempo che si è abbattuto sul territorio comunale. Fenomeni le cui conseguenze, secondo quanto asserisce il Comune guidato dal sindaco Danilo Silvaggio, sarebbero da attribuire anche alle scelte amministrative del passato».
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Nell’ultima circostanza, in particolare, gli amministratori del piccolo centro si sono trovati di fronte a «strade completamente sommerse dall’acqua, con molti tratti resi impercorribili a causa delle numerose frane cadute sull’intera rete viaria e fossi cresciuti anche di molti metri che hanno causato paura tra la gente. In particolare, nel tratto in prossimità della provinciale, le acque del fosso Cagiola, hanno sommerso un’intera area, rotto gli argini e creato la rottura anche di una condotta privata del gas. Circostanza in cui, solo grazie all’intervento dei Vigili del fuoco allertati dal sindaco, si è evitato il peggio».
In pratica «l’intero territorio del paese ha subito forti disagi. Ancora oggi, molte zone si raggiungono con estrema difficoltà, in particolare, in zona Carvolì, Costeri, Montesanto, Cannella e Addenci. Danni importanti sono stati registrati anche su aree come la zona industriale dove molte aziende sono state allagate e l’area del depuratore è stata sommersa da oltre un metro di fango costringendo l’Amministrazione ad emanare un’ordinanza di divieto di scarico al fine di ripristinare l’impianto stesso. Solo il repentino e soprattutto efficace intervento successivo ha fatto sì che già nell’arco della giornata successiva l’impianto di depurazione risultasse parzialmente ripristinato permettendo così che i reflui civili potessero nuovamente confluire».
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Ancora, le piogge di settembre hanno causato «altri importanti danni all’anfiteatro in fase di realizzazione in prossimità della scuola dell’infanzia (struttura, tra l’altro, da poco costruita e quasi del tutto distrutta e, allo stato attuale, inutilizzabile) creando delle importanti voragini sia nell’area antistante i gabbioni che formano la gradinata, sia sul viale circostante nonché sulla scala di collegamento con il plesso scolastico che è stato reso, parzialmente, non praticabile nel corso delle giornate successive». Nessuna conseguenza per Gli «i piccoli della comunità che hanno potuto frequentare il plesso senza alcun disagio nel loro primo giorno di scuola».
Di fronte a tante difficoltà il sindaco Danilo Silvaggio non ha dubbi. «Maierato – ha detto – ha bisogno di affrontare un’emergenza provocata dalle disattenzioni delle amministrazioni precedenti che hanno trattato tali problematiche con superficialità e annunci “postati”. Queste problematiche sono emerse interamente con gli ultimi nubifragi. Bisogna cambiare impostazione sin da subito. Il lavoro da fare è tanto – ha affermato -, ma vista la fragilità del territorio, non sarà realizzabile nel brevissimo termine».
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Nel frattempo, l’ufficio tecnico comunale sta redigendo una rendicontazione dei danni, al fine di «portare a conoscenza tutte le autorità competenti per poter intervenire nel modo più opportuno al ripristino della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini di Maierato». Si lavora poi sul fronte regionale dove è stato avviato un canale con la struttura del Commissario delegato al dissesto idrogeologico allo scopo di valutare possibili varianti ai lavori che la Regione Calabria sta effettuando per deviare le acque meteoriche dal corpo di frana che ha interessato Maierato nel 2010. Lo scopo è quello di «rendere ancor più sicuro il deflusso delle acque che da monte arrivano all’interno del paese».