Maestrale: sei decisioni del Riesame e due del gip per gli indagati del Vibonese
Quattro gli annullamenti ed una conferma. Restituite alcune somme di denaro in precedenza sequestrate
Sei nuove decisioni del Tribunale del Riesame di Catanzaro e due da parte del gip distrettuale nell’ambito dell’operazione Maestrale-Carthago. In particolare, il Tdl – in accoglimento di un ricorso degli avvocati Giovanni Vecchio e Michele Novella – ha annullato l’ordinanza nei confronti di Maria Rosa Pesce, 70 anni, nativa di Rosarno ma residente a Tropea. In un primo tempo la donna era finita agli arresti domiciliari, ma all’esito dell’interrogatorio da parte del gip era stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza dovendosi presentare tre volte a settimana alla polizia giudiziaria per la firma. Nell’ambito dell’inchiesta Maestrale-Cathago è accusata di tentata estorsione nell’ambito del recupero di alcune somme del contratto di affitto relativo all’immobile sito a Tropea destinato ad affittacamere denominato “Residenza Donna Peppina”. Annullata poi la misura degli arresti domiciliari per Salvatore Morelli, 40 anni, di Vibo Valentia, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Giovanni Vecchio. Salvatore Morelli – che resta detenuto in carcere per Rinascita Scott – nell’operazione Maestrale è accusato di due tentativi di estorsione ai danni di una ditta impegnata nei lavori di ristrutturazione alla scuola di polizia e al cimitero di Longobardi. Per la medesima contestazione, il Riesame ha invece confermato la misura nei confronti di Marco Startari, 34 anni, di Vibo Valentia (avvocati Di Renzo e Vecchio). Secondo la ricostruzione accusatoria, in concorso con Michele Galati, 43 anni, di Mileto, avrebbero cercato di farsi versare da un imprenditore – e quindi alla criminalità organizzata di Vibo Valentia e Mileto (così “mettendosi a posto” con la ‘ndrangheta del vibonese) – una somma di denaro a titolo estorsivo. Annullata l’ordinanza anche nei confronti di Emanuele Melluso, 38 anni, di Briatico, per quanto attiene le contestazioni relative alle estorsioni, assistito dall’avvocato Giovanni Vecchio. Confermata invece per il reato di associazione mafiosa. Annullata poi l’ordinanza nei confronti di Ottavio Galati, 55 anni, di Mileto (avvocato Elisabetta Solano) detenuto per scontare una condanna definitiva all’ergastolo. Resta invece agli arresti domiciliari Giovanni Zuliani, 27 anni, di Piscopio, nei confronti del quale il Tribunale del Riesame ha però annullato l’ordinanza con riferimento alle aggravanti mafiose contestate. Zuliani, in concorso con Barbieri Francesco classe 2001, è accusato di rapina e lesioni gravi, aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. E’ difeso dall’avvocato Salvatore Sorbilli. Restituita, infine, la somma di 37.150,00 euro sequestrata a maggio ad Antonio Galati, 46 anni, di Mileto, assistito dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Marianna Zampogna. Per il gip mancano indicazioni in ordine ad una specifica finalità probatoria perseguita con l’apposizione del vincolo. Accolta anche una opposizione al decreto di sequestro operato dall’ufficio di Procura nei confronti di Antonio Grillo, 53 anni, di Mileto, difeso dall’avvocato Tommaso Zavaglia, e disposta la restituzione della somma di 44mila euro ritenuti provento di attività estorsiva. Nello specifico gli si contestava, in concorso con Fortunato Tavella, 66 anni, di San Giovanni di Mileto, l’estorsione ai danni dei fratelli Salimbeni.
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