martedì,Ottobre 1 2024

Inchiesta Maestrale: lascia i domiciliari l’ex sindaco di Briatico Andrea Niglia

Decisione del Tribunale del Riesame. L’ex presidente della Provincia di Vibo indagato con l’accusa di truffa aggravata dalle finalità mafiose

Inchiesta Maestrale: lascia i domiciliari l’ex sindaco di Briatico Andrea Niglia
Andrea Niglia

Lascia i domiciliari Andrea Niglia, ex sindaco di Briatico ed ex presidente della Provincia di Vibo, arrestato il 7 settembre scorso nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Maestrale-Carthago. La decisione è del Tribunale del Riesame di Catanzaro che ha annullato la misura in accoglimento di un ricorso degli avvocati Sergio Rotundo, Antonello Fuscà e Federica Russo. Ad Andrea Niglia viene contestato il reato di truffa con l’aggravante delle finalità mafiose e per vicenda è indagato pure Filippo Mazzeo (cl ’53), di Pannaconi di Cessaniti, responsabile del servizio amministrativo del Comune di Cessaniti sino al gennaio 2019.  La Dda di Catanzaro contesta a Mazzeo di aver consegnato a Niglia una copia dei quiz della prova selettiva ed anche le domande delle due prove scritte del concorso pubblico per un posto di istruttore direttivo dei Servizi demografici.  Sono le intercettazioni a mettere nei guai gli indagati, con Mazzeo che parla esplicitamente di aver passato i compiti ad Andrea Niglia. Tale condotta avrebbe indotto in errore la commissione esaminatrice del concorso pubblico indetto dal Comune di Cessaniti e con il Comune di Zungri che ha poi attinto da tale graduatoria assumendo Andrea Niglia nel proprio ufficio anagrafe. Da qui anche la contestazione dell’ingiusto profitto per il candidato Niglia che avrebbe cagionato un danno con il dispendio di risorse pubbliche.  Per Filippo Mazzeo pure l’aggravante della violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione nel Comune di Cessaniti e l’aggravante mafiosa poiché Andrea Niglia viene indicato come “soggetto di fiducia della criminalità organizzata da asservire alle proprie necessità”. Ad avviso del gip, dall’attività investigativa svolta è emerso in particolare che “il programma iniziale dei sodali era quello di far rientrare Andrea Niglia, ex sindaco di Briatico, come dirigente presso il Comune di Briatico. Tuttavia, a seguito della sentenza di condanna emessa nell’ambito del processo Costa Pulita – evidenzia il gip – che riconosceva la responsabilità penale del Niglia in ordine alla compromissione del Comune di Briatico, nonché riconosciuta la sua contiguità alla medesima struttura criminale, appariva preferibile posizionare Niglia in una posizione defilata ma comunque di interesse presso il Comune di Zungri”. Da ricordare che Andrea Niglia nel processo nato dall’operazione Costa Pulita è stato condannato in primo grado a 2 anni per corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose al termine di un giudizio celebrato con rito abbreviato che gli è valso uno sconto di pena pari ad un terzo. La Corte d’Appello di Catanzaro il 9 maggio scorso ha invece dichiarato il reato prescritto. L’amministrazione comunale di Briatico guidata dall’allora sindaco Andrea Niglia è stata invece sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2018. 

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