Messina Denaro, niente funerali. Il boss di Cosa Nostra sarà tumulato al cimitero
Dopo l’autopsia, la salma sarà trasferita in Sicilia. In un pizzino aveva criticato la Chiesa: «Uomini che vivono nell’odio e nel peccato»
Non saranno celebrati i funerali religiosi per il boss Matteo Messina Denaro, morto il 25 settembre a 62 anni. E non tanto per le sue ultime volontà, ma perché sarà il questore di Trapani a vietarli, come accade con tutti i boss mafiosi. Il capomafia, in un vecchio pizzino ritrovato dai carabinieri del Ros nel covo di Campobello di Mazara, aveva criticato duramente la Chiesa annunciando di volere rifiutare “ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato”. E ancora: “Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime. Non saranno questi a rifiutare le mie esequie…rifiuto tutto ciò perché ritengo che il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato. Dio sarà la mia giustizia”. Dunque, Messina Denaro, dopo l’autopsia all’Aquila, verrà trasferito a Castelvetrano (Trapani) dove verrà tumulato al cimitero. Senza alcuna cerimonia. Il boss della mafia aveva 62 anni ed era ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore a L’Aquila per un tumore al colon giunto al quarto stadio: da giorni era in coma irreversibile per le conseguenze del cancro. Assistito fino all’ultimo dagli specialisti della terapia del dolore che lo hanno preso in carico dopo la sospensione di qualsiasi terapia oncologica. È stato lo stesso boss, arrestato lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza, a chiedere di evitare l’accanimento terapeutico. Ecco perché è stata sospesa l’alimentazione parenterale per endovena. (Adnk)
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