Sparatoria a San Gregorio d’Ippona, lascia il carcere Salvatore Mancuso
Il figlio dell’ex boss di Limbadi avrebbe aperto il fuoco ed in precedenza incendiato due auto per futili motivi
Il gip presso del Tribunale di Vibo Valentia, in accoglimento di un’istanza degli avvocati Mariangela Borgese e Francesco Schimio, ha sostituito la custodia cautelare in carcere nei confronti di Salvatore Mancuso, 29 anni, – residente a San Gregorio d’Ippona, figlio del boss Giuseppe Mancuso di Limbadi, alias ‘Mbrogghja – con la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Già il Tribunale del Riesame nell’aprile scorso aveva modificato il reato da tentato omicidio in lesioni lievi, procedibile – dopo la riforma Cartabia – solo a querela di parte. Salvatore Mancuso restava detenuto per i reati di detenzione illegale di arma da fuoco e danneggiamento seguito da incendio. La vittima – Gregorio Simonetti – è a sua volta accusato del reato di favoreggiamento personale aggravato nei confronti di Salvatore Mancuso in quanto successivamente al tentato omicidio ai propri danni, avvenuto mediante esplosione di colpi di arma fuoco ed il danneggiamento seguito da incendio delle vetture a lui in uso, avrebbe reso ai carabinieri dichiarazioni dai contenuti ritenuti dagli inquirenti omissivi e mendaci, in quanto, “nonostante fosse a conoscenza dell’identità dell’autore dei reati ascritti a Salvatore Mancuso”, lo avrebbe aiutato ad eludere le indagini volte a ricostruire la dinamica degli eventi inquinando le fonti di prova, ripulendo la scena del crimine e organizzando l’acquisizione dei sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità del tentato omicidio.
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