‘Ndrangheta: processo “Costa Pulita” a Vibo, no all’audizione del collaboratore Accorinti
I giudici del Tribunale collegiale hanno respinto la richiesta della Dda di Catanzaro. Il figlio del boss di Briatico non verrà ascoltato in aula e i verbali restano fuori dal processo. Si va verso la requisitoria, chiusa l’istruttoria
Non verrà escusso nel processo “Costa Pulita” in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, il nuovo collaboratore di giustizia Antonio Accorinti, 43 anni, di Briatico. I giudici (presidente Di Matteo, a latere Grillone e Conti) hanno infatti respinto la richiesta di audizione avanzata dal pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, non ritenendola indispensabile ai fine del decidere. All’audizione si erano opposti i difensori di alcuni imputati – gli avvocati Giuseppe Bagnato, Marco Talarico, Michele Accorinti – sostenendo la già avvenuta chiusura dell’istruttoria dibattimentale. Prossima udienza, quindi, si procederà con la requisitoria della pubblica accusa. Questi tutti gli imputati sotto processo dinanzi al Tribunale collegiale: Greta ACCORINTI (cl ’87), di Briatico, figlia di Antonino Accorinti (già condannato in abbreviato); Luciano Marino ARTUSA (cl ’61), di Filandari; Claudia BARBUTO, 51 anni, di Vibo Valentia; Armando BONAVITA (cl ’79), di Briatico, figlio del defunto boss Pino Bonavita; Alessandra BORELLO (cl ’84), di Briatico; Marco BORELLO (cl ’74), di Briatico; Francesco CAPANO (cl ’72), nato a Vibo Valentia; Roberto CARUSO (cl ’55), di Cosenza; Francesco CRIGNA (cl ’70), ex vicesindaco di Parghelia; Pantaleone COSTANTINO (cl ’57), di Limbadi; Francesco DANIELE (cl ‘58) di Argusto (Cz); Massimo FORTUNA (cl ’76), di San Gregorio d’Ippona; Michele FUSCA, detto “Lello”, (cl ’42), imprenditore di Vibo Valentia (per anni alla guida del Nucleo industriale); Aldo GALLUCCI (cl ‘55), di Vibo Valentia (dipendente della Capitaneria di Porto); Giuseppe GARRI’ (cl ’72) di San Costantino di Briatico; Adriano GRECO (cl ’82), di Briatico; Egidio IL GRANDE (cl ‘64), di Parghelia; Giuseppe LO GATTO (cl ’71) di Briatico; Salvatore LOIACONO (cl ’67), di Zambrone; Simone LOIACONO (cl ’89), di Briatico; Gregorio LOIACONO (cl ’58) di Briatico; Domenico MANCUSO (cl ’75), di Limbadi (figlio del boss Giuseppe Mancuso); Pantaleone MANCUSO (cl. ’61) alias “Scarpuni”, di Nicotera Marina; Domenico MARCHESE (cl ’79), alias “Banana”, di Tropea; Domenico MARZANO (cl ’66), di Briatico (avvocato ed ex assessore di Briatico); Francesco MELLUSO (cl ’70) di Briatico; Gennaro MELLUSO (cl ’70), di Briatico; Antonio MERENDA, 57 anni, di Spilinga; Antonio NAPOLI (cl ’44) di Briatico; Caterina NICOLINO (cl ’77) di Milano; Filippo NIGLIA (cl ’60), imprenditore di Briatico; Salvatore PANDULLO (cl ’87) di Seregno; Loredana PAPPALO (cl ’71), di Magenta (Mi); Francesco PICCOLO (cl ’74) di Tropea, ma residente a magenta (Mi); Pasquale PUGLIA (cl. ’74) di Polla (Sa); Pasquale PUGLIESE (cl ’64), di Spilinga; Pasquale QUARANTA (cl 63), di Santa Domenica di Ricadi (già condannato all’ergastolo); Leonardo RUSSO (cl ’70) di Zambrone; Michele SALERNO (cl ’46), di Cutro; Domenico SIMONELLI, 42 anni, di Tropea, detto “Ballotu”; Antonino STAROPOLI (cl ’82), di Briatico; Francesco TRIPALDI (cl ’52), di Limbadi; Stefangregorio TRIPALDI (cl ’79) di Limbadi; Giuseppe VANGELI (cl ‘61) di Longobardi, frazione di Vibo; Francesco ZUNGRI (cl. ’60), di Briatico. L’operazione “Costa Pulita” contro i clan di Briatico e Parghelia è scattata nell’aprile del 2016. Mentre il troncone con rito abbreviato è già giunto alla sentenza di appello, quello con rito ordinario è ancora pendente in primo grado dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia.
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