Operaio travolto e ucciso sulla SS 280 a Lamezia, il cordoglio di Cgil e Fillea-Cgil Area Vasta
Scalese e Scalzo: «Diffondere la cultura della prevenzione per arginare la grave incidenza di incidenti mortali sul lavoro»
Cgil e Fillea-Cgil dell’Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia rivolgono un commosso pensiero di cordoglio alla famiglia del lavoratore travolto da una vettura in transito ieri mattina a Lamezia Terme, nelle vicinanze dello scalo aeroportuale, dove erano in corso delle opere di manutenzione stradale. A perdere la vita è il trentacinquenne Antonio Ciambrone, di San Pietro Apostolo, mentre stava regimentando la viabilità in seguito ad un incidente che aveva coinvolto due automobili. «Come Organizzazione sindacale oltre ad esprimere alla famiglia del giovane operaio, ai colleghi di lavoro, all’intera comunità del piccolo centro catanzarese, la più sentita ed incondizionata vicinanza, esterniamo forte preoccupazione sulla crescente incidenza di infortuni gravi e mortali», affermano il segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese, e della Fillea Cgil, Emanuele Scalzo. «Esiste una vera e propria emergenza e per tale ragione sollecitiamo accoratamente le Istituzioni di ogni livello ad attivare quanto di propria rispettiva competenza per fronteggiare e arrestare, adeguatamente, attraverso la cultura della prevenzione nonché dei necessari controlli, questo stillicidio di vite umane – affermano ancora Scalese e Scalzo -. Occorre, a questo proposito, individuare risorse e strumenti adeguati ad implementare l’utilizzo di ogni possibile apparato tecnologico per aumentare la sicurezza delle lavorazioni e dei lavoratori che le eseguono, e migliorare e intensificare l’azione ispettiva degli organi di controllo, in tema di sicurezza sul lavoro, attraverso l’assunzione, e l’impiego esclusivo sul territorio, di personale dedicato e specializzato. Inoltre, la liberalizzazione della catena di sub-appalto, vietata fino a giugno, e reintrodotta dal nuovo Codice degli Appalti varato dal Governo, determinerà pesanti pregiudizi alle condizioni di regolarità contrattuale, salariale e di sicurezza per le maestranze. In tale direzione terremo già a partire dai prossimi giorni assemblee nei luoghi di lavoro con all’attenzione le problematiche della sicurezza e tutte le storture di un sistema che non funziona e va riorientato all’assoluta priorità della protezione della vita umana sulla logica del profitto», concludono Scalese e Scalzo
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