Sbarco a Vibo Marina, scafista individuato e condotto in carcere
Riconosciuto da alcuni testimoni, un cittadino senegalese si era mischiato tra i profughi dichiarandosi minorenne. Polizia e Guardia di finanza lo hanno però arrestato
Immediatamente dopo l’attracco della motonave battente bandiera del Belize “Phoenix”, con a bordo 418 migranti, avvenuto ieri al porto di Vibo Marina, la task force di polizia giudiziaria composta dal personale della Squadra mobile della Questura di Vibo Valentia e del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Vibo Marina, ha avviato le consuete indagini volte a verificare l’eventuale presenza di scafisti a bordo del natante.
Raccogliendo precise e concordanti dichiarazioni fornite da almeno tre testimoni con l’ausilio di mediatori culturali, il personale investigativo è riuscito ad identificare un giovane senegalese, tale Arona Mane (foto), quale scafista di un gommone con a bordo 134 migranti soccorsi in mare aperto nei giorni scorsi e poi trasbordati nel corso delle operazioni di salvataggio a bordo della “Phoenix”.
Migranti: in 414 sbarcati a Vibo Marina
Il senegalese, che all’alto dello sbarco si era confuso tra i migranti e si era dichiarato minorenne, è stato quindi sottoposto ad esame auxologico, che ne ha accertato invece il raggiungimento della maggiore età senza possibilità di dubbio.
Pertanto, dopo gli ultimi approfondimenti investigativi condotti dai poliziotti e dai militari della Finanza, nel corso della none l’extracomunitario e stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e associato presso la locale Casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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