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‘Ndrangheta: gli incontri riservati tra il latitante Crea di Rizziconi e il boss Luigi Mancuso

Gli investigatori sono riusciti a documentare anche le passeggiate in spiaggia a Nicotera Marina nei pressi di un lido, mentre il ricercato ha potuto contare pure su alloggi a Nicotera e a Santa Domenica di Ricadi. Quattro i vibonesi indagati

‘Ndrangheta: gli incontri riservati tra il latitante Crea di Rizziconi e il boss Luigi Mancuso
Nel riquadro a sinistra Domenico Crea, a destra Pasquale Gallone e Luigi Mancuso
L’arresto di Domenico Crea

Sono quattro i vibonesi indagati nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che mira a far luce sulla latitanza di Domenico Crea, esponente di spicco dell’omonimo clan di Rizziconi catturato a Santa Domenica di Ricadi il 2 agosto 2019 dopo un’irreperibilità durata quattro anni. Si tratta di: Luigi Mancuso, 69 anni, capo dell’omonimo clan di Limbadi; Pasquale Gallone, 65 anni, di Nicotera Marina, ritenuto il “braccio destro” di Mancuso; Salvatore Gallone, 57 anni, residente a Caroni; Pantaleone Dimundo, 43 anni, di Limbadi. In particolare, i quattro indagati avrebbero messo a disposizione del latitante Domenico Crea diversi luoghi in cui trascorrere la latitanza, consentendogli di tenersi in contatto con la famiglia (è stato infatti trovato a Santa Domenica di Ricadi con la moglie e le figlie) e con altri esponenti del clan in un periodo compreso tra il settembre 2017 ed il mese di dicembre del 2018. Domenico Crea sarebbe stato così ospitato in una località non ancora individuata ma comunque sita tra i comuni di Nicotera e di Limbadi, venendo rifornito di generi alimentari e di conforto. Attraverso comunicazioni riservate e incontri che si svolgevano presso la proprietà dei fratelli Antonino e Michele Rottura di Rizziconi, sarebbero state organizzate – ad avviso della Dda di Reggio Calabria – almeno undici incontri con Domenico Crea, con altrettante “trasferte” a Nicotera e Limbadi da parte di Domenico Pillari, 58 anni, di Rizziconi. Il boss di Rizziconi avrebbe quindi ricevuto “imbasciate” da parte di Luigi Mancuso il quale  “nella sua veste mafiosa non solo aveva autorizzato la presenza del latitante in quel territorio e messo a sua disposizione un sito sconosciuto ove trascorrere la latitanza, ma anche trasmesso e ricevuto messaggi per il latitante veicolandoli attraverso Domenico Pillari”. Gli spostamenti di Domenico Pillari sarebbero stati organizzati e mediati nella quasi totalità delle occasioni da Pantaleone Dimundo, il quale è accusato di essersi impegnato, unitamente a Michele Rottura, nello svolgimento di lavori di trivellazione presso la proprietà di Pasquale Gallone veicolando le richieste di incontro dei rizziconesi agli altri favoreggiatori ossia i fratelli Gallone (Pasquale e Salvatore) che avevano un rapporto privilegiato con Luigi Mancuso.

Luigi Mancuso

Le trasferte più significative, ad avviso degli inquirenti, sono avvenute nelle seguenti date: 22 settembre 2017 quando Domenico Pillari insieme a Michele Rottura, con l’ausilio di Pantaleone Dimundo raggiungeva Nicotera; il 19 gennaio 2018 quando gli stessi si dirigevano verso Limbadi, mentre il 6 aprile 2018 i tre raggiungevano le campagne della periferia sud est di Limbadi per un incontro che avveniva anche con l’ausilio di Salvatore Gallone. Quindi, il 16 aprile 2018 Domenico Pillari e Antonino Rottura si spostavano in direzione dell’abitazione e della proprietà terriera riconducibile a Pasquale Gallone a Nicotera, rispettivamente in via Belvedere e contrada Belvedere. Il 5 giugno 2018 toccava a Domenico Pillari e Antonino Rottura raggiungere la campagna di proprietà di Pasquale Gallone, con Domenico Pillari che veniva notato dagli investigatori dialogare “in disparte ed in maniera riservata, dalle ore 16:22 alle ore 16:42, con un uomo identificato dalla polizia giudiziaria in Luigi Mancuso. Il 26 luglio 2018 Domenico Pillari e Michele Rottura sono poi accusati di aver raggiunto a Nicotera Marina il lido balneare Miragolfo Beach, struttura che nell’estate del 2018 risultava gestita dai familiari di Pasquale Gallone”.  Il 20 agosto 2018 Domenico Pillari e Michele Rottura si recavano invece presso il lido ed in tale occasione – tra le ore 20:30 e le ore 21:00 – Domenico Pillari si sarebbe intrattenuto a discutere e passeggiare in spiaggia con Luigi Mancuso, come attestato dal servizio di video sorveglianza. L’ 8 novembre 208 Antonino Rottura e Domenico Pillari avrebbero invece raggiunto prima contrada Belvedere a Nicotera e poi, seguendo Pasquale Gallone, contrada Campia e contrada Colle Gagliardo, luoghi in cui i due indagati si soffermavano, con un incontro alla cui predisposizione avrebbe contribuito pure Salvatore Gallone. Il 29 novembre 2018 negli stessi luoghi Antonino Rottura e Domenico Pillari sarebbero stati raggiunti anche da Luigi Mancuso. Antonino Monterosso, 43 anni, nativo di Taurianova, ma residente a Reggio Calabria, in concorso con i suoi genitori nei confronti dei quali procede separatamente, è infine accusato di aver messo a disposizione del latitante l’immobile sito a Santa Domenica di Ricadi, luogo in cui Domenico Crea è stato tratto in arresto dalla polizia in data 2 agosto 2019.

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