giovedì,Dicembre 26 2024

‘Ndrangheta: sequestrati beni mobili e immobili nel Vibonese

Il valore complessivo dei beni è di circa 700mila euro. Le indagini sono state condotte sul "campo" dalla Guardia di Finanza di Vibo, coordinata dalla Dda di Catanzaro

‘Ndrangheta: sequestrati beni mobili e immobili nel Vibonese
Franco Idà

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Seconda Penale – Misure di Prevenzione, nei confronti di Franco Idà, Michele Idà, Arianna Idà e Caterina Emanuele (sorella dei boss Bruno e Gaetano Emanuele) riguardante beni mobili ed immobili per un valore complessivo stimato di oltre 700mila euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Catanzaro, nell’ambito dell’attività di contrasto alla ‘ndrangheta, si sviluppavano in mirati accertamenti orientati all’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, nei confronti di Franco Idà, 58 anni, di Gerocarne, condannato, con sentenza definitiva, per reati di associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti. Franco Idà, – spiegano nel comunicato – come accertato con sentenza passata in giudicato, ha ricoperto un ruolo apicale all’interno del locale di ‘ndrangheta di Ariola di Gerocarne. Gli accertamenti patrimoniali, che sono stati estesi anche al nucleo familiare nonché a terzi intestatari fittizi di beni, hanno consentito di rilevare, nel periodo oggetto di investigazione, una costante sperequazione patrimoniale, ovvero l’incompatibilità del patrimonio accertato rispetto alla lecita capacità reddituale dichiarata. Pertanto, all’esito degli articolati accertamenti, è stata avanzata all’Autorità giudiziaria competente la richiesta di applicazione del sequestro di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie, nonché di un compendio aziendale, tutti riconducibili direttamente o indirettamente al proposto, per un valore complessivo stimato di oltre 700mila euro. Accogliendo le ipotesi investigative, il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura Distrettuale, ha emesso un decreto di applicazione della misura di prevenzione, con cui è stato disposto il sequestro, ai fini della confisca, dei seguenti beni: 6 fabbricati; un terreno; il compendio aziendale di una ditta, operante nel settore del “commercio di autovetture e di autoveicoli leggeri”, costituito da 25 autoveicoli; disponibilità finanziarie di varia natura, detenute da Franco Idà e dai componenti del suo nucleo familiare, presso vari Istituti di Credito. “Il servizio testimonia – commenta il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri – l’elevata attenzione che l’autorità giudiziaria e i militari in forza al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia pongono sul fronte del contrasto alla criminalità economica e organizzata, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta, al fine di intercettare e reprimere ogni forma di inquinamento dell’economia legale e salvaguardare gli operatori economici ed i cittadini. Altresì, il sequestro di patrimoni illeciti assume un valore anche “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità. L’aggressione ad ogni forma di criminalità restituisce competitività e legalità al mercato, alimentando gli investimenti ed il conseguente sviluppo imprenditoriale ed economico che la criminalità mira a controllare e rallentare”.

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